diritti umani

Il Governo approva il Piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza

Consiglio d'Europa, No alla discriminazione, poster 2011
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Con il Piano Nazionale d’Azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali con delega in materia di integrazione, Giuliano Poletti, intende porre in essere un significativo piano di misure pluriennale (2013-2015) volto a rendere sistematico ed effettivo il principio di parità di trattamento e non discriminazione.

Lo schema del Piano è stato predisposto dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le pari opportunità) tenendo conto non solo dei dati statistici sui casi di razzismo rilevati, ma anche degli ambiti di intervento individuati dall’Unione Europea. Tra gli obiettivi principali del piano vi è l’individuazione delle aree prioritarie su cui agire, attraverso azioni specifiche, contro ogni discriminazione.

Il piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza (2013-2015), è stato presentato per la prima volta nel 2013 dall’allora ministro per l’integrazione Cécile Kyenge e rappresenta il primo tentativo nazionale di una risposta dinamica delle istituzioni e della società civile al razzismo. L’obiettivo del piano pluriennale è quello di creare supporto alle politiche, nazionali e locali, in materia di prevenzione e di contrasto al razzismo, alla xenofobia ed all'intolleranza. Tra i vari obiettivi del piano, vi è anche quello di coinvolgere attivamente le associazioni di tutela presenti nel territorio nazionale; proprio per questo motivo è stato costituito un GNL-gruppo nazionale di lavoro che conta 85 associazioni.

L’UNAR è stato istituito con il d.lgs. 9 luglio 2003, n. 215 al fine di garantire l’effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull’operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica, analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso. Fornisce altresì assistenza alle vittime di comportamenti discriminatori nei procedimenti intrapresi da queste ultime, sia in sede amministrativa che giurisdizionale.

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