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La Convenzione sulle munizioni a grappolo entrerà in vigore il prossimo agosto

Quattro bombe a grappolo inesplose in attesa della rimozione da parte delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite in Libano
© UN Photo

Con la ratifica del Burkina Faso e della Moldova, avvenuta lo scorso 16 febbraio 2010, è stato raggiunto il numero necessario di trenta ratifiche per rendere giuridicamente vincolante la Convenzione sulle munizioni a grappolo. Aperta alla firme nel dicembre del 2008, e firmata fino ad oggi da 104 stati, la Convenzione entrerà quindi in vigore l'1 agosto 2010

La Convenzione proibisce l'uso, la produzione e il trasferimento di munizioni a grappolo, fornisce termini precisi per liberare le aree colpite e distruggere le riserve di munizioni, e richiede assistenza per le vittime di tali armamenti.

I trenta stati che hanno ratificato la Convenzione sulle munizioni a grappolo includono i leaders del “Processo di Oslo” che ha dato luogo alla Convenzione (Norvegia, Austria, Santa Sede, Irlanda, Messico, e Nuova Zelanda), paesi dove le munizioni a grappolo sono state utilizzate (Albania, Croazia, Laos, Sierra Leone e Zambia), possessori di scorte di munizioni (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Moldova, Montenegro e Slovenia), e la Spagna, il primo paese firmatario ad aver completato la distruzione delle proprie scorte.
Altri stati che hanno ratificato sono: Burkina Faso, Burundi, Lussemburgo, Macedonia, Malawi, Malta, Nicaragua, Niger, San Marino e Uruguay.

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