La Georgia presenta un ricorso alla Corte di Strasburgo contro la Federazione Russa

 

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Come segnalato dalla rubrica "Sentinelle" del sito internet della Società francese di diritto internazionale, lo scorso 26 marzo 2007 la Georgia ha depositato presso la Cancelleria della Corte di Strasburgo un ricorso interstatuale ex articolo 33 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, in cui si sostiene la violazione da parte della Federazione Russa di numerose disposizioni della stessa Convenzione (articolo 3:divieto della tortura, 5: diritto alla libertà ed alla sicurezza, 8:  diritto al rispetto della vita privata e familiare, 13:  diritto ad un ricorso effettivo, 14: divieto di discriminazione, 18: restrizione dell’uso di restrizioni ai diritti), degli articoli 1 e 2 del Protocollo addizionale (relativi alla protezione della proprietà e al diritto all'istruzione), dell'articolo 4 del Protocollo facoltativo n°4 (divieto di espulsioni collettive di stranieri) e dell'articolo 1 del Protocollo facoltativo n°7 (garanzie procedurali in caso di espulsioni di stranieri). Il ricorso farebbe seguito all'arresto lo scorso 27 settembre 2006 da parte delle autorità georgiane di alcuni militari russi accusati di spionaggio e alle conseguenti reazioni di Mosca implicanti anche l'esercizio di minacce su cittadini georgiani immigrati in Russia.

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Nei suoi quarantotto anni di attività, la Corte di Strasburgo ha emesso delle sentenze di merito relative a ricorsi interstatuali in soli tre casi (Irlanda c. Regno Unito, 1978; Danimarca c. Turchia, 2000; Cipro c. Turchia, 2001).