La giustizia spagnola si dichiara competente a giudicare su denuncia di genocidio in Tibet

-

La Audencia Nazionale – la più alta istanza penale della Spagna, si è dichiarata competente a ricevere la denuncia per “genocidio, crimini contro l’umanità, tortura e terrorismo contro il popolo tibetano”, depositata dalla ONG “Comitato di sostegno al Tibet” contro sette dirigenti cinesi, tra cui l’ex Presidente Jiang Zemin e Li Peng, già Primo Ministro.

-

In una decisione datata 10 gennaio 2006, i giudici hanno constatato l’inazione da parte della giustizia cinese e l’impossibilità di portare il caso di fronte alla Corte penale internazionale (giacché la Cina non è Stato Parte dello Statuto di Roma), sottolineando come “i diversi fatti che hanno avuto luogo in maniera sistematica in Tibet e in relazionecon il popolo tibetano (…) presentano senza alcun dubbio prima facie” le caratteristiche previste dall’art. 2 della Convenzione sulla prevenzione e repressione del crimine di genocidio del 1948; i giudici concludono che “i fatti riscontrati presentano le caratteristiche di un crimine di genocidio e devono costituire l’oggetto d’investigazioni da parte della giustizia spagnola”.

-

Tale decisione trova fondamento nella vigente legge spagnola sulla competenza universale, la cui validità è stata recentemente confermata dal Tribunale costituzionale, il quale ha affermato che “il principio di giurisdizione universale prescinde dall’esistenza o meno d’interessi nazionali”.

-

Solo nel 2003, il Tribunale supremo spagnolo aveva rigettato la richiesta di Rigoberta Menchu, premio Nobel per la pace del 1992, la quale proponeva che la Spagna giudicasse gli atti di violenza commessi ai danni degli indiani Maya del Guatemala tra il 1978 ed il 1986, sostenendo allora di essere competente a giudicare i soli crimini commessi contro spagnoli.

-

Sulla situazione dei diritti umani in Tibet, si segnala la risoluzione del 15 dicembre 2005 del Parlamento europeo, mentre per la posizione della comunità internazionale non-governativa dei diritti umani si rimanda ai contributi della Commissione internazionale dei giuristi ma anche alla pronuncia scritta sulla situazione dei diritti umani in Cina presentata dalla Féderation des ligues des droits de l’homme alla 61° sessione della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite.