La società civile invita la Commissione europea ad assicurare la centralità del tema della lotta alla povertà e all'esclusione ...
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Come riportato il 13 giugno 2006 dal portale Euractiv, lo European Anti Poverty Network (EAPN), una rete di organizzazioni della società civile attive a livello europeo su temi legati alla giustizia economica e sociale, ha recentemente manifestato una serie di critiche sul documento della Commissione intitolato Ulteriori passi per l’implementazione della Strategia di Lisbona.
-Solo lo scorso 7 giugno 2006, la Piattaforma delle ONG sociali (la Social Platform) aveva fortemente criticato la Strategia sullo sviluppo sostenibile della Commissione europea in relazione alla mancanza di un collegamento specifico con la Strategia di Lisbona. Lo EAPN, in particolare, ha messo in luce come il documento non contenga nessun riferimento all’utilizzo del metodo aperto di coordinamento nelle politiche e processi relativi alla protezione sociale e all’inclusione sociale; l’Organizzazione ha inoltre qualificato le priorità previste nel testo come incoerenti con gli impegni presi in sede di Consiglio lo scorso Marzo 2006: in tale occasione, infatti, i leaders europei avevano confermato la centralità della coesione sociale nelle priorità politiche dell’Unione, con specifico riferimento all’Agenda sociale e prevedendo anche la redazione annuale di “Rapporti congiunti sulla protezione sociale e l’inclusione sociale”.
-Secondo il Direttore di EAPN, Fintan Farrell, il Consiglio di giugno 2006 aveva la precisa responsabilità di correggere queste distorsioni; secondo Farrell, infatti, “se il metodo di coordinamento aperto non dovesse assumere maggiore visibilità nella strategia dell’Unione in materia di impiego e di crescita, vi sarebbe un’incapacità assoluta dei Fondi strutturali di contribuire all’inclusione sociale e a realizzare l’obiettivo dello sradicamento della povertà entro il 2010”.
-Secondo quanto riportato da Euractiv, nel corso del Consiglio di giugno i leaders europei hanno chiaramente ribadito il nesso tra Strategia europea sullo sviluppo sostenibile e l’Agenda di Lisbona per la crescita ed il lavoro.