L'Argentina consegna Milan Lukic al Tribunale internazionale per la Ex-Yugoslavia


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Dopo cinque anni di latitanza, e successivamente al suo arresto in Argentina l’8 agosto 2005, Milan Lukic è ora in custodia al centro di detenzione delle Nazioni Unite a L’Aia. Il trentottenne serbo bosniaco, in base al secondo atto d’accusa datato 17 novembre 2005 del Tribunale internazionale per la ex-Yugoslavia, accusato di 21 capi d’imputazione per crimini contro l’umanità e violazione del diritto internazionale dei conflitti armati, è comparso per la prima volta di fronte al Tribunale lo scorso 24 febbraio.

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Lukic risulta essere tra i fondatori del gruppo paramilitare denominato “Aquile bianche” o “I vendicatori”, il quale è ritenuto responsabile di atti di violenza omicida nei confronti di circa centoquaranta bosniaci di religione musulmana avvenuti nell’autunno 1992.

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Nel 2005, il Tribunale di Belgrado aveva condannato in contumacia Lukic a 20 anni di prigione per crimini di guerra, rapimento, tortura e omicidio di 16 musulmani, di cui si era reso responsabile nell’ottobre 1992 nella località serba di Sjeverin.