Lettera aperta dell'Associazione italiana di epidemiologia contro la guerra
L'AIE ha presentato una lettera aperto al governo italiano per ribadiere il suo impegno per la pace.
Il conflitto in corso in Ucraina conferma come guerre e conflitti armati siano una seria minaccia, alla salute pubblica e all’integrità ambientale in Europa, così come nel resto del mondo.
Tra i molteplici aspetti che dovrebbero essere valutati prima di considerare l’opportunità di scelte belliciste (dall’investimento in armamenti, al commercio di armi, fino alla partecipazione diretta o indiretta a guerre), un’attenzione prioritaria dovrebbe essere riservata alle conseguenze sanitarie immediate e future da esse derivanti. In questo contesto, l’epidemiologia può fornire elementi e informazioni atti a rafforzare la consapevolezza circa le ricadute di conflitti e investimenti militari, per una valutazione critica e informata delle scelte in materia militare e di difesa.
Il gruppo di lavoro AIE-Pace si pone l’obiettivo di lavorare su questi temi attraverso il confronto e la condivisione di esperienze, materiali, riflessioni e informazioni.
In questo difficile momento, le attività del gruppo sono rivolte in particolare alla guerra in corso in Ucraina e alle diverse reazioni che ha provocato. L’intento è quello di dare un contributo informativo che possa essere utile nella direzione di fermare al più presto le ostilità, individuare le modalità per prevenire e ridurre al minimo l’impatto su salute ed ambiente della guerra in atto e stimarne le conseguenze in termini di bisogni di salute a breve-medio termine.
In questa direzione e quale primo passo importante sulla strada del dialogo e della costruzione di una cultura di pace, si collocano le richieste concrete contenute nella Lettera aperta al Governo Italiano “Sull’urgenza di proteggere l’Italia e il mondo dalla minaccia nucleare e sulla priorità di aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW)”, a cui tutti possono aderire per far sentire la propria voce e portare avanti il cambiamento.
Per leggere e firmare la lettera cliccare qui