pace

Lettera aperta dell'Associazione italiana di epidemiologia contro la guerra

14 ottobre 2001, Marcia per la pace Perugia-Assisi "Cibo, acqua e lavoro per tutti"

L'AIE ha presentato una lettera aperto al governo italiano per ribadiere il suo impegno per la pace. 

Il conflitto in corso in Ucraina conferma come guerre e conflitti armati siano una seria minaccia, alla salute pubblica e all’integrità ambientale in Europa, così come nel resto del mondo.

Tra i molteplici aspetti che dovrebbero essere valutati prima di considerare l’opportunità di scelte belliciste (dall’investimento in armamenti, al commercio di armi, fino alla partecipazione diretta o indiretta a guerre), un’attenzione prioritaria dovrebbe essere riservata alle conseguenze sanitarie immediate e future da esse derivanti. In questo contesto, l’epidemiologia può fornire elementi e informazioni atti a rafforzare la consapevolezza circa le ricadute di conflitti e investimenti militari, per una valutazione critica e informata delle scelte in materia militare e di difesa.

Il gruppo di lavoro AIE-Pace si pone l’obiettivo di lavorare su questi temi attraverso il confronto e la condivisione di esperienze, materiali, riflessioni e informazioni.

In questo difficile momento, le attività del gruppo sono rivolte in particolare alla guerra in corso in Ucraina e alle diverse reazioni che ha provocato. L’intento è quello di dare un contributo informativo che possa essere utile nella direzione di fermare al più presto le ostilità, individuare le modalità per prevenire e ridurre al minimo l’impatto su salute ed ambiente della guerra in atto e stimarne le conseguenze in termini di bisogni di salute a breve-medio termine.

In questa direzione e quale primo passo importante sulla strada del dialogo e della costruzione di una cultura di pace, si collocano le richieste concrete contenute nella Lettera aperta al Governo Italiano “Sull’urgenza di proteggere l’Italia e il mondo dalla minaccia nucleare e sulla priorità di aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW)”, a cui tutti possono aderire per far sentire la propria voce e portare avanti il cambiamento.

Per leggere e firmare la lettera cliccare qui

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