diritti umani

L'ONU condanna la decisione dei talebani di escludere le donne dalle università

Nel dicembre 2022 le autorità di fatto talebane hanno vietato alle donne l'accesso alle università. Questo fa seguito alle limitazioni dei diritti delle donne che hanno avuto luogo dall'agosto 2021, quando i Talebani hanno preso il potere.

L'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Volker Türk, ha descritto il divieto come "un altro terribile e crudele colpo ai diritti delle donne e delle ragazze afghane e un grave ostacolo per l'intero paese". Questa decisione provoca una perdita per lo sviluppo del paese, basta pensare a tutte le dottoresse, avvocate e insegnanti che non possono più lavorare. Escludendo metà della popolazione dalla possibilità di contribuire in modo significativo alla società e all'economia avrà un impatto devastante sull'intero paese. Secondo l'alto funzionario delle Nazioni Unite, la sospensione delle donne dall'istruzione superiore è una "chiara violazione" degli obblighi dell'Afghanistan ai sensi del diritto internazionale.

La Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan ha sottolineato che queste pratiche esporrebbero l'Afghanistan a un ulteriore isolamento internazionale, difficoltà economiche e sofferenza, "impattando milioni di persone per gli anni a venire". Non è solo una perdita di diritti per le donne, queste sono esposte anche al rischio di matrimonio forzato e minorile, violenza e abusi.

Il capo dell'Onu, Sima Bahous, ha dichiarato che "l'attacco globale sui diritti delle donne in Afghanistan...è tanto miope quanto spaventoso". Secondo Sima "Le donne hanno sempre svolto un ruolo chiave nel plasmare lo sviluppo dell'Afghanistan e nel sostenere la sua pace, sicurezza e resilienza". Ciò che accade alle donne e alle ragazze in Afghanistan è una responsabilità globale; quindi, dobbiamo continuare ad amplificare la loro voce e contrastare l’esclusione.

 

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