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Nazioni Unite, conclusa la 24° Sessione annuale del Comitato internazionale di coordinamento delle Istituzioni nazionali per i diritti umani (ICC)

Placca raffigurante il simbolo ufficiale delle Nazioni Unite costituito dalla proiezione stereografica polare del globo terrestre attorniata da due rami di alloro.
© UN Photo

Il 20 maggio 2011 si è conclusa, a Ginevra, la 24° Sessione annuale dello International Coordination Committee of National Institutions for the Promotion and Protection of Human Rights (ICC - Comitato internazionale di coordinamento delle Istituzioni nazionali per i diritti umani).

Molti sono stati gli input rivolti al futuro, verso il quale le Istituzioni nazionali per i diritti umani (NHRI) stanno indirizzando la propria agenda collettiva, consolidando il proprio ruolo di strumento chiave - insieme alla recente Revisione periodica universale (UPR) - per le numerose attività del Consiglio diritti umani, che a sua volta prospetta a breve un maggior radicamento della propria presenza nel quadro istituzionale delle NU.

Oltre all'adozione dei due documenti che hanno introdotto tematiche interessanti nel panorama dei dibattiti e fornito così nuovi spunti di studio e di ricerca agli esperti (Dichiarazione di Marrakech di giugno 2010 sul rafforzamento delle relazioni fra NHRI e il sistema di comitati delle NU; Dichiarazione di Edimburgo di ottobre 2010 sulla relazione fra imprese e diritti umani, con specifica attenzione al legame fra diritti dei bambini e imprese), il Comitato di coordinamento ha sancito una serie di priorità ed obiettivi da raggiungere: innanzitutto, 'responsabilità e networking' in continuità con una prassi vincente di collaborazioni e scambio di buone pratiche; maggiori contributi sono stati proposti sia da parte del mondo della società civile che del mondo accademico per potenziare e migliorare questi strumenti di tutela; inoltre, è stato deciso uno specifico e concreto supporto sul campo alle donne human rights defenders, il potenziamento dei mezzi finanziari a supporto del pilastro 'pace' delle NU nonché totale visibilità e sostegno all'azione delle NHRI coinvolte nelle diverse situazioni di conflitto e post-conflitto. Nell'agenda della 25° Sessione, che si terrà il prossimo anno, è stata poi chiesta all'unanimità la trattazione della tematica dell'immigrazione.

Ricordando le recenti agitazioni in Medio Oriente, Navi Pillay, Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, all'apertura della 24° sessione ha constatato la sfida che ciascuna istituzione nazionale affronta nel proprio paese, asserendo come questi eventi "hanno sottolineato la loro importanza, e la necessità di adoperarsi in modo pro-attivo per contribuire alla protezione dei diritti umani, insieme agli altri attori nazionali ed internazionali, per garantire e restaurare lo stato di diritto ed assicurare l'assistenza alle vittime delle violazioni di diritti umani."

La 24° sessione dello ICC ha visto la partecipazione di più di 160 addetti, fra rappresentanti delle istituzioni nazionali ed osservatori della società civile e governativi. Nel quadro di questo importante momento di coordinamento internazionale si segnala l'assenza di rappresentati italiani, soprattutto all'interno del Gruppo Regionale delle NHRI dell'Europa.

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