Nazioni Unite: conclusione della Settima Sessione ordinaria del Consiglio diritti umani

 

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Il Consiglio diritti umani ha terminato la sua Settima Sessione ordinaria adottando 36 risoluzioni su una vasta gamma di tematiche, estendendo il mandato di 13 Procedure Speciali, eleggendo i 18 membri del Comitato consultivo (che si riunirà per la prima volta a Ginevra dal 4 al 15 agosto 2008 al posto della Sottocommissione per la promozione e protezione dei diritti umani) ed istituendo il mandato di un Esperto indipendente sul tema “Obblighi derivanti dai diritti umani in relazione all’accesso sicuro all’acqua potabile e alla sanità”.

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Nel corso della sessione, il Consiglio ha continuato l’opera di revisione, razionalizzazione e miglioramento dei mandati delle Procedure Speciali. A tal fine, è stato deciso di rinnovare per la durata di tre anni il mandato dei seguenti Relatori, Esperti indipendenti e Gruppi di lavoro:

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  • Special Rapporteur on the effects of foreign debt on the full enjoyment of all human rights;
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  • Independent Expert on human rights and international solidarity;
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  • Independent Expert on minority issues;
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  • Special Representative of the Secretary-General on human rights defenders;
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  • Special Rapporteur on the sale of children, child prostitution and child pornography;
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  • Special Rapporteur on violence against women;
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  • Special Rapporteur on the right to freedom of opinion and expression;
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  • Special Rapporteur on contemporary forms of racism;
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  • Working Group on enforced and involuntary disappearances,
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  • Working Group on the use of mercenaries as a means of violating human rights.
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Inoltre, sono stati estesi per un anno i seguenti mandati per Paese:

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  • Special Rapporteur on the situation of human rights in the Democratic People's Republic of Korea;
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  • Special Rapporteur on the situation of human rights in Myanmar;
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  • Independent Expert on the situation of human rights in Somalia.
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Al contrario, il Consiglio ha deciso di non rinnovare il mandato dell’Esperto Indipendente sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo. L’adozione della Risoluzione con cui si estende il mandato del Relatore Speciale sul diritto alla libertà di opinione ed espressione è stata particolarmente problematica a seguito di un emendamento proposto dal Pakistan, con cui si introduce, oltre alle funzioni “tradizionali” del Relatore Speciale, l’obbligo di monitorare eventuali “abusi del diritto alla libertà di espressione che costituiscono un atto di discriminazione razziale o religiosa”. Molti Stati si sono opposti a questo emendamento, sostenendo che avrebbe indebitamente mutato la natura stessa del mandato (dalla promozione e protezione della libertà di espressione alla “regolamentazione” di tale diritto) e che avrebbe alterato il giusto equilibrio tra libertà di espressione e altri diritti umani sanciti dai vari strumenti internazionali. Nonostante i forti dubbi di carattere sostanziale espressi da numerosi Stati, sia l’emendamento che la Risoluzione stessa sono stati adottati a maggioranza, con due distinte votazioni. Si tratta, in assoluto, della prima volta che il Consiglio adotta un emendamento a maggioranza (e non per consenso) e che lo stesso mandato del Relatore Speciale sul diritto alla libertà di opinione ed espressione viene approvato a maggioranza.

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Oltre alle Procedure Speciali, il Consiglio ha adottato numerose altre Risoluzioni che invitano gli Stati membri delle Nazioni Unite ad intraprendere azioni concrete sui seguenti temi:

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  • against racism;
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  • on the International Convention for the Protection of All Persons from Enforced Disappearance;
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  • on the effects of climate change on the enjoyment of human rights;
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  • on the role of good governance in the promotion and protection of human rights;
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  • on the enhancement of international cooperation in the field of human rights;
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  • on the human rights situation in Palestine and other occupied Palestinian territories;
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  • on the protection of human rights and fundamental freedoms while countering terrorism;
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  • on human rights of persons with disabilities;
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  • on human rights and arbitrary deprivation of nationality;
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  • on the right to food;
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  • on prevention of genocide;
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  • on human rights and extreme poverty;
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  • on missing persons;
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  • on the rights of the child;
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  • on combating defamation of religions;
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Il Consiglio ha inoltre tenuto due “Interactive panels” con esperti indipendenti (uno su “voluntary human rights goals, in follow-up to the Council's special sessions” e l’altro su  "intercultural dialogue on human rights”), nonché alcuni “General debates” su vari temi, tra cui:

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  • the human rights situation in Palestine and other occupied Palestinian territories;
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  • the promotion of all human rights, civil, political, economic, social and cultural rights, including the right to development;
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  • racism, in the context of follow-up to the Durban Conference and complementary standards;
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  • follow-up and implementation of the Vienna Declaration and Programme of Action.
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Durante la sessione, infine, il Consiglio ha ascoltato la presentazione da parte dell’Alto Commissario per i diritti umani, Louise Arbour, del rapporto annuale sulle attività del suo ufficio, nel quale ha annunciato la decisione di non voler ri-candidarsi per un secondo mandato dopo la scadenza di quello attuale (giugno 2008).

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L’Ottava Sessione ordinaria del Consiglio si svolgerà a Ginevra dal 2 al 13 giugno 2008.

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Pagine web della 7^ Sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite.

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