Nazioni Unite: Giornata Internazionale delle vittime di sparizioni forzate, 30 agosto 2014
Il 30 agosto 2014 si celebra la Giornata Internazionale dedicata alle vittime di sparizioni forzate, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 21 dicembre 2010, con Risoluzione 65/209, in concomitanza con l’adozione della Convenzione Internazionale per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata.
La pratica delle sparizioni forzate è utilizzata come strategia del terrore all’interno delle società, diffondendo insicurezza tanto tra i parenti delle vittime quanto all’interno delle comunità e della società nelle quali le vittime stesse erano inserite. Utilizzata originariamente come tecnica tipica delle dittature militari, la sparizione forzata oggi può essere potenzialmente perpetrata anche in situazioni di conflitto interno allo scopo di reprimere i dissidenti. Per questo motivo, destano particolare preoccupazione:
- le molestie persistenti ai danni degli human rights defenders, dei parenti delle vittime, di testimoni e legali
- l’utilizzo da parte degli Stati di politiche e attività antiterrorismo che si configurano come scusanti alla violazione degli obblighi assunti
- la diffusa mancanza di previsione di pena per i casi di sparizione forzata
Il fenomeno, di fatto, non è ascrivibile ad una specifica regione del mondo ma si configura come globale.
La Convenzione Internazionale per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata, adottata dall'Assemblea Generale nel 2006 ed entrata in vigore nel 2010, è stata ratificata ad oggi da 43 Stati. L'Italia ha posto la sua firma al trattato nel 2007 ma non ha ancora proceduto alla ratifica.