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Nazioni Unite: Giornata internazionale di Commemorazione delle vittime dell’Olocausto, 27 gennaio 2016

Poster per la Giornata Internazionale della Memoria (27 gennaio). E' rappresentato un filo spinato che si trasforma in un fiore con la scritta "Remembrance and Beyond".
© UN - United Nations

Il 27 gennaio di ogni anno, anniversario della liberazione del campo di concentrazione e sterminio di Auschwitz-Birkenau, si celebra la Giornata internazionale di Commemorazione delle vittime dell’Olocausto. La Giornata è stata istituita nel 2005 con l’adozione all’unanimità da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Risoluzione A/RES/607, che rifiuta qualsiasi negazione dell’Olocausto e condanna senza riserve tutte le manifestazioni di intolleranza religiosa, istigazione, molestia e violenza verso persone o comunità sulla base delle loro origini etniche o della loro fede religiosa.

La Giornata internazionale di Commemorazione delle vittime dell’Olocausto, che per il 2016 si ispira al tema “L'Olocausto e la dignità umana”, è un momento di riflessione per non dimenticare i crimini che hanno segnato la storia dell’umanità, per ricordare le vittime e le loro sofferenze, per ascoltare e tramandare le testimonianze di coloro che sono sopravvissuti.

Il tema collega il ricordo dell'Olocausto ai principi fondanti delle Nazioni Unite e riafferma il valore della dignità umana, evidenziato nella Carta delle Nazioni Unite, e il diritto di vivere liberi dalla discriminazione e sotto la protezione del diritto internazionale dei diritti umani, istiuito a partire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L'Olocausto, che ha portato allo sterminipo di quasi due terzi degli ebrei residenti in Europea, rimane uno dei ricordi più dolorosi del fallimento della comunità internazionale.

Attraverso il Programma di sensibilizzazione delle Nazioni Unite sull'Olocausto (The Holocaust and the United Nations Outreach Programme), le Nazioni Unite invitano gli Stati membri, le organizzazioni intergovernative e non governative e gli esponenti della società civile a celebrare la Giornata in maniera appropriata, partecipando alle iniziative di informazione e di educazione organizzate per l’occasione. In particolare, dal 25 al 28 gennaio 2016 si terranno presso il Palazzo di Vetro a New York una serie di eventi, conferenze, mostre, proiezioni cinematografiche, dibattiti e attività di sensibilizzazione con lo scopo di accrescere consapevolezza nelle generazioni future.

Viene di seguito riportato il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite:

“Durante la Seconda Guerra Mondiale, sei milioni di ebrei furono sistematicamente rinchiusi in campi di concentramento e sterminati. I nazisti uccisero anche Sinti e Rom, prigionieri politici, omosessuali, disabili, testimoni di Geova e prigionieri di guerra sovietici.

L’Olocausto è stato un crimine di dimensioni colossali. Nessuno può negarne l’evidenza: è accaduto realmente. Ricordare le vittime e rendere onore al coraggio dei sopravvissuti e di coloro che li hanno supportati e liberati ci permette di rinnovare ogni anno il nostro impegno a prevenire simili barbarie in futuro, e a respingere la mentalità carica di odio che le rende possibili.

Le Nazioni Unite sono sorte sulla scia dell’Olocausto e delle atrocità commesse nella Seconda Guerra Mondiale, per riaffermare la fede nella dignità e nel valore di ogni singola persona e ribadire il diritto di ognuno all’uguaglianza e a una vita priva di discriminazioni.

Questi principi rimangono essenziali anche oggi. In tutto il mondo ci sono persone che continuano a essere soggette a attacchi e discriminazioni, come i milioni che fuggono da guerre, persecuzioni, e povertà. Abbiamo il dovere di ricordare il passato, e di aiutare coloro che, oggi, hanno bisogno di noi.

Per più di dieci anni, l’Olocausto e il Programma Outreach delle Nazioni Unite hanno lavorato per educare le nuove generazioni riguardo all’Olocausto. Molti nella società – tra cui i sopravvissuti all’Olocausto – continuano a contribuire a questa importante attività.

La memoria dell’Olocausto ci rammenta con drammatica forza cosa possa accadere quando smettiamo di riconoscere l’umanità che ci accomuna. In questo giorno di commemorazione dell’Olocausto, invito l’umanità a respingere quelle ideologie politiche e religiose che mettono i popoli gli uni contro gli altri. Insieme, denunciamo l’antisemitismo e ogni attacco contro gruppi religiosi o etnici. Insieme, costruiamo un mondo dove la dignità sia rispettata, la diversità sia celebrata, e la pace sia permanente”.

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