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Nazioni Unite: il Consiglio diritti umani discute del Global compact for migration

Le questioni legate alle migrazioni rappresentano l’argomento di interesse centrale durante la prima parte della 37° sessione ordinaria del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite, che si svolge a Ginevra dal 26 febbraio al 23 marzo 2018. La discussione avviene in un momento cruciale, nel quale gli Stati stanno dialogando sull’adozione del Global compact for Migration.

Zeid Ra’ad Al Hussein, Alto Commissario per i Diritti Umani, ha invitato gli Stati a mantenere gli impegni presi in materia di migrazioni e diritti umani. Egli ha ricordato come i 193 stati membri delle Nazioni Unite si siano impegnati con la Dichiarazione di New York su rifugiati e migranti, firmata il 19 settembre 2016, ad adottare il Global compact for Migration al fine di adempiere e conformarsi alla normativa internazionale dei diritti umani per la protezione dei diritti di tutti i migranti. Nella lettera viene inoltre specificato che i diritti umani devono essere posti al centro dell’agenda di lavoro al fine di consentire migrazioni sicure, ordinate e regolari e soprattutto garantire misure di protezione specifiche per i migranti in situazioni di vulnerabilità.

La tematica delle migrazioni è stata introdotta durante la sessione ordinaria del Consiglio anche dal report preparato dal Rappresentante speciale delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani. Nel report, Michel Forst evidenzia i rischi e le difficoltà a cui vanno incontro gli human rights defender che cercano di proteggere e promuovere i diritti dei migranti, dei rifugiati e delle altre persone in mobilità. In particolare, il report fa riferimento al principio 18 dei “Principles and Practical Guidance for the protection of the Human Rights of Migrants in Vulnerable Situations” redatti dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite (A/HRC/37/34) nel quale viene stabilito che gli Stati devono “rispettare e supportare le attività dei difensori dei diritti umani che promuovono e proteggono i diritti umani dei migranti”.

Infine, in tema di migrazioni il Consiglio esaminerà anche il report del Rappresentante speciale sulla tortura in tema di migrazioni, che documenta il fenomeno della tortura e degli altri trattamenti disumani subiti da coloro che migrano.

L’adozione del Global compact for migration è prevista per luglio 2018, data entro la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di istituire una conferenza intergovernativa a New York. Il 5 febbraio è stato presentato un primo draft, consultabile nei link di seguito.

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