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Nazioni Unite. Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo ha pubblicato il Rapporto sulla Povertà Rurale 2011

Una donna, ospite del campo profugo di Kibati, traporta sulla propria testa la razione di cibo assegnatale dal World Food Programme in collaborazione con la CARITAS
© UN Photo

L’IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, ha pubblicato il Rapporto sulla Povertà Rurale 2011, in cui viene offerta una panoramica esaustiva e onnicomprensiva sulla povertà rurale, sulle sue conseguenze a livello mondiale e sulle prospettive per il suo sradicamento.

Dalla pubblicazione dell’ultimo Rapporto sulla Povertà Rurale da parte dell’IFAD nel 2001, molti sono stati i passi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.  Ma ancora sono un miliardo e quattrocento mila le persone  che continuano a vivere in condizioni di povertà estrema - oltre il 70%  delle quali vive nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo -  e gli ultimi dati rivelano che 925 milioni di persone soffrono di denutrizione. 

I giovani e i bambini formano il gruppo più ampio tra le popolazioni povere rurali e il Rapporto enfatizza l’importanza di creare nuove e migliori possibilità per loro, con particolare attenzione allo sviluppo di opportunità  formative che mirino specificatamente allo sviluppo di quelle competenze di cui i giovani hanno bisogno per riuscire in un contesto rurale.

La più grande sfida globale alla base di questo rapporto è che per nutrire 9 miliardi  di persone, ossia il numero stimato di abitanti che popolerà il pianeta entro il 2050, la produzione alimentare dovrà aumentare del 70% e la produzione agricola nei paesi in via di sviluppo dovrà raddoppiare.  Per affrontare tale sfida, è indispensabile che l’agricoltura dei piccoli proprietari terrieri assuma un ruolo più significativo in questi paesi, che le aree rurali sfruttino al massimo le opportunità per la crescita dell’occupazione nei settori non agricoli e che un maggiore e più efficace impegno venga profuso in risposta ai timori delle popolazioni povere rurali in quanto acquirenti di cibo. 

Mediante l’intensa attività di ricerca di una squadra di esperti nazionali, regionali e internazionali nel campo della riduzione della povertà – nonché attraverso case studies e interviste condotte con le popolazioni povere rurali – il rapporto offre una descrizione unica nel suo genere della povertà rurale in tutto il mondo e dei cambiamenti dei mezzi di sussistenza dei poveri rurali.  Indaga sulle sfide che impediscono alle popolazioni rurali di superare la povertà e identifica le opportunità e le direzioni verso una maggiore prosperità.  Pone, altresì, l’accento sulle politiche e sugli interventi che i governi e gli specialisti dello sviluppo possono attuare per sostenere le popolazioni rurali nella loro lotta contro la povertà.

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