Nazioni Unite: in corso la 75° sessione del Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale (CERD)
Si è aperta il 3 agosto 2009 a Ginevra la settantacinquesima sessione del Comitato sull'eliminazione della discriminazione razziale (CERD) con un dialogo sull'implementazione del documento finale di Durban e l'armonizzazione dei comitati delle Nazioni Unite in materia di diritti umani.
Nel discorso di apertura Ibrahim Salama, direttore dello Human Rights Treaties Branch Office di Ginevra, ha infatti affermato che ci sono tre maggiori sfide che tutti i comitati stanno affrontando in questo periodo: l'implementazione del documento finale di Durban, i seguiti del nono incontro inter-comitati (tenutosi recentemente a Ginevra), e il rafforzamento del sistema dei comitati delle Nazioni Unite.
Durante la sessione verranno presi in esame i rapporti sugli sforzi intrapresi in chiave antidiscriminatoria dai governi di Azerbaijan, Ciad, Cile, Cina, Colombia, Etiopia, Grecia, Perù, Filippine, Polonia ed Emirati Arabi Uniti.
I Paesi in questione fanno parte dei 173 Stati che hanno ratificato la Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (1965).
Il Comitato, istituito ai sensi dell'Art. 8 della Convezione, si compone di 18 esperti indipendenti ed è stato il primo organo creato dalle Nazioni Unite per monitorare le azioni intraprese dagli Stati per adempiere agli obblighi sanciti da uno specifico trattato. Il Comitato ha principalmente la funzione di esaminare i rapporti consegnati periodicamente dagli Stati parte riguardo gli sforzi fatti per conformarsi alle disposizioni della Convenzione.
Nel corso di questa sessione, i membri del Comitato considereranno anche l'implementazione della Convenzione in Kuwait e nelle Maldive, ai sensi della procedura di riesame. Gli Stati parte che sono in ritardo di almeno 5 anni per la presentazione del rapporto possono infatti essere inseriti nella lista dei paesi da esaminare ai sensi di questa procedura, che consente la considerazione dell'implementazione della Convenzione negli Stati parte interessati in assenza di rapporto.