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Nazioni Unite: lancio del primo Rapporto sullo Stato del Volontariato nel mondo

Un volontario a El Salvador mentre posa con bambini del posto, 1 gennaio 2001
© UN Photo

Il Programma dei Volontari delle Nazioni Unite (UN Volunteers – UNV) e il Laboratorio per la Sussidiarietà (LABSUS), in collaborazione con il Centro di documentazione sul volontariato e il terzo settore e l'Istituto Don Luigi Sturzo presenteranno venerdì 13 aprile 2012 a Roma il primo Rapporto sullo Stato del Volontariato nel Mondo.

Nel corso della giornata, Francesco Galtieri, UNV Portfolio Manager, e il Professor Gregorio Arena, presidente di LABSUS e del Centro di documentazione sul volontariato e il terzo settore, esporranno e proporranno temi e spunti di riflessione in merito a quanto emerso dal Rapporto.

Il primo Rapporto sullo Stato del Volontariato nel Mondo è stato lanciato il 5 dicembre dello scorso anno durante la 66° sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale del Volontario e del decimo anniversario dell'Anno Internazionale dei Volontari, proclamato nel 2001.

Il Rapporto fornisce una visione d'insieme del fenomeno del volontariato, dimostrandone il carattere universale e descrivendone dimensioni e obiettivi.

Il Rapporto evidenzia come il volontariato nel mondo abbia assunto una dimensione sempre più consistente. Recenti studi comparativi condotti a livello internazionale danno un'idea delle dimensioni del volontariato. Il Gallup World Poll (GWP) ha concluso che il 16% degli adulti in tutto il mondo svolge attività di volontariato per un'organizzazione. Il Johns Hopkins Comparative Nonprofit Sector Project (CNP) ha evidenziato che se i volontari fossero una nazione, costituirebbero il nono paese più popoloso del mondo, con oltre 140 milioni di persone. Il CNP ha inoltre concluso che il valore economico del volontariato rappresenta in media l'1,1% del prodotto interno lordo (PIL) di un paese. Questo ammonta cumulativamente a 400 miliardi di dollari americani annui.

Il Rapporto illustra inoltre i trend che caratterizzano le nuove forme di volontariato sviluppatesi negli ultimi anni, riconducibili alle tendenze generali che interessano le società globali nell'era digitale e che contribuiscono significativamente allo sviluppo umano. Fa riferimento in particolare ai fenomeni migratori e ai viaggi, che stanno trasformando le modalità attraverso cui le persone prestano servizi di volontariato; al settore privato, che è sempre più impegnato nel campo delle attività di volontariato; alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che offrono nuovi mezzi di partecipazione volontaria. Queste nuove forme di volontariato internazionale sottolineano la necessità di ripensare la cooperazione allo sviluppo, non solo come trasferimento delle competenze tecniche, ma anche in termini di sviluppo delle relazioni personali, della cooperazione globale e dei valori della solidarietà.

Il volontariato, quindi, nonostante non debba sostituire le responsabilità dello Stato, costituisce di fatto una componente essenziale di ogni strategia che riconosca che il progresso non può essere misurato solo secondo una logica di tornaconto economico e che evidenzi che gli individui non sono motivati esclusivamente dai propri interessi ma anche da valori e convinzioni in cui credono profondamente.

Il Rapporto, finora presentato in oltre ottanta paesi nel mondo, sarà presentato per la prima volta in Italia venerdì 13 aprile 2012 alle ore 9.30 presso l'Istituto Luigi Sturzo di Roma, in via delle Coppelle 35.

Conferme per la partecipazione devono essere inviate all'indirizzo mail: contatti@labsus.org

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Parole chiave

Nazioni Unite / ONU sviluppo umano rapporto volontariato

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