Nazioni Unite: prima Giornata mondiale della felicità, 20 marzo 2013
Il 20 marzo 2013 verrà celebrata in tutto il mondo, con eventi pubblici di educazione e sensibilizzazione, la prima Giornata mondiale della felicità. Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 12 luglio 2012 (A/RES/66/281), questa giornata ha lo scopo di riconoscere il benessere e la felicità quali aspirazioni universali della persona umana e dunque obiettivi fondamentali delle politiche pubbliche.
Alla luce di quanto affermato da Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, si tratta di un’occasione per riflettere sul bisogno di un nuovo paradigma economico, capace di riconoscere l’interdipendenza delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, quali il benessere sociale, economico ed ambientale. Direttamente connessa ai lavori del Panel di Alto Livello sulla Sostenibilità Globale (United Nations Secretary-General’s High-Level Panel on Global Sustainability), e alla formulazione di un Indice per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Index), la Giornata mondiale della felicità, che viene celebrata circa tre mesi prima rispetto alla Conferenza di Rio (Rio+20), vuole lanciare un appello ai Governi, ai policy-makers e ai leaders del mondo dell’economia e della società civile per una riconsiderazione olistica dei bisogni umani.
Il riconoscimento dell’insufficienza del PIL quale indicatore dello sviluppo umano è un tema che riunisce i lavori di diverse organizzazioni internazionali e regionali. La comunicazione della Commissione Europea del maggio 2009, “Non solo il PIL. Misurare il progresso in un mondo in cambiamento” (COM (2009) 433 definitivo), riassume, ad esempio, il consenso creatosi tra l’Unione Europea e l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sulla necessità di formulare delle linee guida integrate per la misura del benessere di una società.