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Nazioni Unite: pubblicato il rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2018

UNFPA, stato della popolazione nel mondo 2018, Il potere della scelta. Diritti riproduttivi e transizione demografica, copertina
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Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) ha pubblicato “Il potere della scelta. Diritti riproduttivi e transizione demografica”, il rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2018.

Il rapporto annuale dimostra che i diritti riproduttivi non sono ancora una realtà effettiva per molte persone. Secondo l'UNFPA la libertà di scelta delle donne nel decidere se, quando e quanti figli avere non è garantita e tutelata in molte parti del mondo. In alcuni casi si hanno più figli di quanti se ne vorrebbero, in altri meno o addirittura nessuno. Il perseguimento dei diritti riproduttivi è ostacolato in alcune aree del mondo da sistemi sanitari che non forniscono servizi essenziali, come gli anticoncezionali; in altri paesi dalle barriere economiche, tra cui disoccupazione, lavori di scarsa qualità, poco retribuiti e l’assenza di servizi per l’infanzia. Questo stato di cose ha forti ripercussioni sulle persone, sulle comunità e su interi paesi. Alla base di questi e di altri ostacoli c’è la persistente disuguaglianza di genere.

Negli ultimi 150 anni i tassi di fecondità sono diminuiti in quasi tutti gli Stati. Attualmente la fertilità è globalmente inferiore di circa il 50% rispetto alla metà degli anni '60. Da una situazione in cui in tutti i paesi del mondo si registravano tassi di fecondità di almeno 5 figli per donna, oggi nella maggioranza dei paesi con almeno un milione di abitanti i tassi di fecondità sono al massimo di 2,5.
Se da una parte ci sono, nei paesi in via di sviluppo, circa 214 milioni di donne che sono a rischio di iniziare una gravidanza non desiderata, a causa della mancanza di accesso a servizi sanitari, a metodi moderni di contraccezione, o per fenomeni quali matrimoni e gravidanze precoci, dall’altra in paesi più sviluppati vi è un tasso di fertilità spesso inferiore a 2 nascite per donna, sovente per motivi economici, accesso al lavoro, reddito inferiore rispetto agli uomini, assenza di welfare. La violenza di genere, inoltre, è diffusissima in tutte le società e rappresenta uno dei più grandi ostacoli al raggiungimento dell’uguaglianza di genere.

Il rapporto annuale rileva come le dimensioni della famiglia, grande o piccola che sia, siano interconnesse con i diritti riproduttivi, a loro volta collegati ad altri diritti: salute, istruzione, accesso al lavoro, libertà di fare le proprie scelte. Il rapporto fornisce un quadro dei trend demografici globali ed evidenzia come nel mondo odierno, per motivi differenti, non esista un luogo, in cui le persone siano totalmente e autonomamente in grado di realizzare i propri desideri in termini di fecondità e di diritti riproduttivi.

La libertà di scelta, cui l’UNFPA dedica particolare attenzione nel rapporto 2018, può cambiare il pianeta, migliorando rapidamente il benessere di donne e bambine, trasformando famiglie e comunità, accelerando lo sviluppo globale. 

Per maggiori informazioni e per la versione completa del rapporto, in lingua inglese, consultare il link sottostante.

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