Nazioni Unite: rapporto sugli episodi di violenza avvenuti nel Basso Congo nel gennaio-febbraio 2007

 

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Un gruppo multidisciplinare della Missione delle Nazioni Unite nella Repubblica democratica del Congo (MONUC) guidato dall’Unità per le inchieste speciali dell’Ufficio per i diritti umani della Missione stessa si è recato il 5 febbraio 2007 nella provincia del Basso Congo al fine di indagare sugli episodi di violenza avvenuti il 31 gennaio ed il 1°febbraio scorsi, i quali costarono la vita allora a 105 persone: il Rapporto della missione è stato recentemente pubblicato sul sito dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

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Tali episodi hanno origine nel tentativo, da parte del movimento politico-religioso Bundu Dia Kongo (BDK), di organizzare delle proteste nel Basso Congo in seguito alle recenti elezioni di governatori e senatori i cui risultati furono contestati dallo stesso movimento; si ritiene che oltre 100 cittadini siano inoltre rimasti feriti nel corso degli incidenti, sebbene sia difficile determinare il numero esatto delle persone coinvolte negli scontri, data la ritrosia da parte dei militanti del Bundu Dia Kongo in tale occasione di recarsi presso gli ospedali per sottoporsi a cure. La squadra di MONUC ha potuto concludere nel Rapporto che:

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Sebbene le proteste da parte dei militanti del BDK siano state violente e abbiano provocato omicidi ed altri crimini, la squadra d’inchiesta ha potuto stabilire che il numero elevato di vittime è  stato il risultato dell’uso indiscriminato e disproporzionato della forza e – in certi casi – di esecuzioni sommarie da parte di membri delle Forze armate della Repubblica democratica del Congo e della Polizia nazionale congolese (FARDC) e della Polizia nazionale congolese (PNC).