Nazioni Unite: Sessione speciale del Consiglio diritti umani sui Territori palestinesi occupati

 

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Il 23 gennaio si è aperta a Ginevra la sessione speciale del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite per discutere delle violazioni dei diritti umani causate dalle incursioni militari israeliane nei Territori palestinesi occupati, incluse le recenti operazioni compiute a Gaza e nella città di Nablus in Cisgiordania. Il Consiglio si riunisce su richiesta di 21 Stati membri (le Regole di procedura del Consiglio impongono un minimo di 16 Stati, pari a un terzo del Consiglio): Azerbaijan, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cuba, Cina, Gibuti, Egitto, India, Indonesia, Giordania, Malaysia, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Qatar, Federazione Russa, Arabia Saudita, Sud Africa, Sri Lanka e Uruguay. Il Pakistan, a nome dell’Organizzazione della Conferenza islamica, e la Siria (Stato non membro del Consiglio), a nome del Gruppo dei Paesi arabi, hanno presentato una bozza di risoluzione per richiedere l’intervento della Comunità Internazionale a favore della popolazione civile palestinese.

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Si tratta della quarta sessione speciale convocata dal Consiglio diritti umani che riguarda esplicitamente Israele: la prima riguardava, in particolare, le incursioni militari israeliane in Libano, mentre le altre due si riferivano alle operazioni militari nei Territori palestinesi occupati.

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Nei giorni scorsi, anche John Dugard, lo Special Rapporteur sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, aveva dichiarato che le operazioni israeliane a Gaza sollevavano seri dubbi sul rispetto da parte israeliana del diritto internazionale e sul suo reale impegno a favore del processo di pace (press statement del 18 gennaio 2008, reperibile su
www.unhchr.ch/huricane/huricane.nsf/NewsRoom?OpenFrameSet).

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I documenti relativi alla sesta sessione speciale del Consiglio sono consultabili sul sito:
www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/specialsession/6/index.htm. 

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