cultura di pace

Nazioni Unite/UNESCO: Giornata mondiale della diversità culturale

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Il 21 maggio ricorre la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo.

Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione 57/249 e pensata come occasione per approfondire il richiamo ai valori delle differenze tra le realtà culturali del pianeta, per capire come ‘vivere insieme’ in maniera costruttiva; con la Giornata del 21 maggio, le Nazioni Unite recepiscono i principi espressi nella Dichiarazione universale sulla diversità culturale adottata dalla Conferenza generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) alla sua 31esima sessione, il 2 novembre 2001. In questi documenti appare forte il richiamo all’Art.27 della Dichiarazione universale dei diritti umani e agli Art. 13 e 15 dei Patti internazionali sui diritti economici, sociali e culturali secondo cui i diritti culturali sono “universali, indivisibili e interdipendenti” rispetto ai diritti umani e tutte le persone hanno il diritto ad esprimersi liberamente e al rispetto della propria identità culturale e linguistica.

La Dichiarazione è stata adottata all’unanimità all’indomani degli avvenimenti della terribile data dell’11 settembre 2001 che confermarono la convinzione dei ministri presenti alla Conferenza sulla necessità di un dialogo interculturale tra gli Stati allo scopo di scongiurare eventi conflittuali, di contrastare l’idea dell’ineluttabilità dello scontro tra civiltà e promuovere invece la pace tra i popoli. Necessaria al genere umano così come la biodiversità per la natura, la diversità culturale è, dunque, letta da Koichiro Matsuura -  Direttore generale Unesco e autore dell’introduzione alla Dichiarazione - come ricchezza, opportunità e preziosa eredità comune la cui difesa diventa un imperativo etico inscindibile da concetti quali la dignità dell’individuo.

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dialogo interculturale cultura di pace partecipazione culturale

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