OSCE – 21° sessione annuale dell’Assemblea parlamentare. Monaco, 5-9 luglio 2012.
Si è da poco conclusa la 21a sessione annuale dell’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Il tema della sessione è stato: “L’OSCE: Regione di cambiamenti”.
Nel corso della sessione sono stati discussi e approvati i rapporti e le risoluzioni presentati dai rapporteurs dei tre Comitati permanenti dell’Assemblea parlamentare: il Comitato affari politici e sicurezza (Primo Comitato); il Comitato affari economici, scienza, tecnologia e ambiente (Secondo Comitato); e il Comitato democrazia, diritti umani e questioni umanitarie (Terzo Comitato). Quest’ultimo, in particolare, si è occupato di indipendenza della magistratura e condizioni dei diritti umani nei centri di detenzione degli Stati membri.
In aggiunta a tali rapporti, sono stati discussi numerosi altri temi, tra cui si segnalano: protezione delle popolazioni vulnerabili dal fenomeno della tratta di esseri umani; accesso alle risorse di acqua potabile al fine di rafforzare la sicurezza alimentare globale; assistenza ai bambini nelle situazioni di post-conflitto; genere e minoranze nella Regione dell’OSCE; l’OSCE e le democrazie emergenti del mondo arabo; indagini in corso sul programma di extraordinary renditions (trasporto e detenzione illegale di prigionieri); potenziamento delle missioni di osservazione elettorale; libertà di movimento nella Regione dell’OSCE; sostegno alla Strategia globale di lotta al terrorismo delle Nazioni Unite. Inoltre, è stata analizzata la situazione di diversi Paesi, tra cui Ucraina, Bielorussia, Moldova e Georgia, nonché la condizione dello stato di diritto in Russia.
Infine, il 6 luglio si è svolto un Forum mediterraneo, a cui hanno partecipato delegazioni parlamentari provenienti da numerosi Paesi mediterranei partner dell’OSCE, tra cui Algeria, Marocco e Israele, nonché delegazioni provenienti dalla Libia e Consiglio nazionale palestinese.
La sessione si è conclusa il 9 luglio con l’adozione della Dichiarazione di Monaco, consultabile all’indirizzo sottostante.