Parlamento Europeo: adottate le risoluzioni sulle violazioni dei diritti umani in Turchia, Nicaragua e Nigeria

Il 13 febbraio 2025 il Parlamento Europeo ha adottato tre risoluzioni relative alle recenti violazioni dei diritti umani avvenute in Turchia, Nicaragua e Nigeria.
Per quanto riguarda la Turchia, forte preoccupazione è stata espressa dai Membri del Parlamento Europeo (MEP), nella Risoluzione numero 2546, per le gravi ingerenze da parte del governo turco nell’amministrazione delle regioni a maggioranza curda a discapito della tutela dello stato di diritto. Queste ultime si sono manifestate nella arbitraria rimozione dell’incarico di sindaci eletti secondo i principi democratici, la loro incarcerazione, e la loro conseguente sostituzione con figure nominate direttamente dal governo. Nella risoluzione viene richiesta con urgenza la loro liberazione, assoluzione e reinsediamento, e parallelamente una riforma giudiziaria per l’abolizione del sistema degli amministratori fiduciari, necessaria anche per permettere al percorso di pace in Kurdistan di proseguire. Inoltre viene rimarcato che i fondi europei destinati al paese sono strettamente legati al suo impegno nel mantenere uno stato di diritto e nel garantire le libertà fondamentali. Infine si esorta la Commissione a valutare l’imposizione di misure restrittive nei confronti degli ufficiali turchi coinvolti secondo quanto previsto dal Regime globale di sanzioni dell'UE per i diritti umani.
Sulla situazione in Nicaragua, i MEP, nella Risoluzione 2547, hanno duramente criticato la condotta del regime di Ortega-Murillo nei confronti dei suoi cittadini e dei leader religiosi, il cui dissenso viene silenziato attraverso la persecuzione e l’esilio forzato. Anche in questo caso nella risoluzione viene sottolineato che eventuali finanziamenti da parte dell’Unione Europea saranno possibili solo a fronte della liberazione dei prigionieri politici, del ripristino dello stato di diritto e garanzie concrete sul rispetto dei diritti umani, le quali non potranno essere ritenute credibili senza l’annullamento delle recenti riforme costituzionali e l’abrogazione delle leggi repressive. Decisivo viene considerato inoltre l’avvio di indagini da parte della Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità e l’estensione ai soggetti da sanzionare di Daniel Ortega, Rosario Murillo e i loro collaboratori.
Con la terza Risoluzione numero 2548, infine il Parlamento Europeo denuncia la repressione in atto della libertà d’espressione in Nigeria, ritenendo che le leggi contro la blasfemia siano da considerarsi delle violazioni del diritto internazionale e dei diritti sanciti dalla Costituzione nigeriana, e che pertanto sia strettamente necessario l’adeguamento della leggi della Sharia e dello stato federale ai principi dei diritti umani. Per poter procedere in questa direzione, i MEP esortano il paese ad abolire la pena di morte e a contrastare le false accuse di blasfemia.