Unione Europea

“Personalismo comunitario per lo sviluppo umano nell'UE”. Discorso di Herman Van Rompuy, primo Presidente permanente del Consiglio europeo.

Foto istituzionale del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon con l'ex Primo Ministro del Belgio Achille Van Rompuy (ora Oresidente del Consiglio Europeo) e il Ministro degli Esteri del Belgio Karel de Gucht.
© UN Photo
L'ex Primo Ministro belga Herman Van Rompuy, recentemente nominato Presidente permanente del Consiglio europeo, ha spiegato chiaramente la propria visione politica di fronte a centinaia di persone il 7 dicembre scorso, in occasione di un incontro delle “Grandes Conferences Catholiques” a Bruxelles.

Nel suo discorso,  tenuto in lingua francese, Van Rompuy ha affermato che non può esserci nessuna realpolitik senza idealpolitik, fornendo un'idea del proprio pensiero  politico, che è radicato nella scuola filosofica del “personalismo”, una concezione difficile da definire come movimento filosofico e teologico principalmente a causa della presenza di scuole filosofiche molto diverse tra loro.

La concezione del neo Presidente sta nel tentativo di equilibrare il realismo politico con l'idealismo etico, una visione condivisa con il filosofo cattolico francese Jacques Maritain.

L'azione quindi non può stare in pedi senza ideali solidi e profondi, ma allo stesso tempo i leader politici devono tenere conto anche degli eventi esterni.

Per Van Rompuy, inoltre, la concezione filosofica del “personalismo” può dare significato aggiuntivo alle vite delle persone mettendo gli individui all'interno di unità sociali come la famiglia e la società civile essendo “con queste auto-organizzazioni che un essere umano diventa una persona”.

In allegato, il testo completo del discorso di Van Rompuy in lingua francese.

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