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Piano Educativo Individualizzato: la preoccupante mancanza del coinvolgimento delle famiglie

© Portfolio UNIPD

Il Gruppo PuzzleGruppo di Competenze per la Persone con Disabilità nella Provincia di Pesaro-Urbino, esprime la sua preoccupazione al Ministro dell’Educazione e del MeritoValditara riguardo all’uso della piattaforma SIDI per la compilazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e, in concomitanza, il mancato coinvolgimento delle famiglia nella stesura del documento.

Il Gruppo Puzzle, il quale coinvolge famiglieassociazionilegaliinsegnanti, educatori ed educatrici, esprime la sua preoccupazione riguardo alla limitata partecipazione attiva delle famiglie e la conseguente marginalizzazione del loro ruolo durante la compilazione del PEI attraverso la piattaforma SIDI

In particolare, la piattaforma SIDI, scrive il Gruppo Puzzle, “non facilita un confronto necessario per l’elaborazione concorde del documento e marginalizza la famiglia, tradendo la sostanza e i fondamenti della normativa sull’inclusione e la preziosa Redazione Congiunta che ispirò il Legislatore sin dal 1994”, di conseguenza, sottolinea che “Sarebbe assai fecondo che il Ministero dell’Istruzione e del Merito, così sensibile al ineludibile apporto della famiglia, possa sostenere quei correttivi necessari affinché non ci si incammini in un punto di non ritorno che lederebbe gravemente l’inclusione e chiuderebbe la scuola in un “monadismo prassico ed istituzionale”.”

Il Gruppo suggerisce quindi “che il Ministero comunichi a tutte le Scuole, a tutti gli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali, che con l’uso della piattaforma SIDI, gli incontri del GLO non sono aboliti, e che, nel contempo, siano mantenuti, dovuti ed incrementati gli incontri necessari durante tutte le fasi della costruzione del PEI, in quanto il confronto proficuo determina l’effettiva espressione del progetto educativo-didattico.” Inoltre afferma che “sarebbe altresì fruttuoso che tale comunicazione fosse scrupolosamente messa in atto da tutti gli Istituti Scolastici, con una rinnovata attenzione alla partecipazione attiva della famiglia, ripetiamo, non solo in fase approvativa del documento, ma anche in fase preparatoria e, volendo puntare in alto – ma la Scuola è qui anche per una visione – ad una concorde e coinvolgente fase formativa di tutto il GLO. Perché il PEI sia un modello da co-redigerenon un adempimento burocratico o modulistico che lo renderebbe e lo evolverebbe in una vera e propria barriera.”

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scuola persone con disabilità educazione famiglia