Proseguono le negoziazioni per la definizione del nuovo statuto dell'Alto Karabakh


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Dal 1997, su mandato dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) i tre co-Presidenti del cosiddetto “Gruppo di Minsk” – rappresentanti i Governi degli USA, della Federazione russa e della Francia – lavorano alla negoziazione della bozza di accordo determinante la conclusione del conflitto territoriale tra Armenia e Azerbaijan in merito alla regione dell’Alto Karabakh.

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La regione – popolata in maggioranza da armeni - fu sottoposta alla giurisdizione territoriale dell’Azerbaijan dagli accordi franco-turchi del 1921. Lo svilupparsi del movimento per l’indipendenza dell’Alto Karabakh ha poi determinato una lotta armata con l’Azerbaijan, conflitto in cui – tra il 1988 ed il 1994 – oltre 25.000 persone hanno perso la vita e centinaia di migliaia sono sfollate. Ad oggi inoltre, l’Armenia – anch’essa partecipante alle operazioni belliche - occupa militarmente circa il 20% del territorio.

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In un comunicato stampa datato 11 febbraio, i tre ambasciatori co-Presidenti del Gruppo di Minsk hanno lamentato il fatto che lo stato delle negoziazioni con i due Governi coinvolti non presenti alcuno sviluppo e che anzi i rappresentanti di Armenia e Azerbaijan non offrano margini di negoziazione; tale comunicato è stato emesso nella stessa giornata in cui il Presidente armeno ed il Presidente dell’Azerbaijan si incontravano a Rambouillet, anche per discutere della situazione del Karabakh.

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I tre co-Presidenti del Gruppo di Minsk si riuniranno di nuovo a Washington all’inizio di marzo, al fine di stabilire la linea negoziale da adottare nei prossimi incontri con i Ministri degli esteri di Armenia ed Azerbaijan.

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