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Pubblicato il rapporto mensile CrisisWach dell’International Crisis Group

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E' stato pubblicato il rapporto CrisisWach dell'International Crisis Group, che mensilmente offre una panoramica aggiornata sulle principali situazioni di conflitto o potenziale conflitto in tutto il mondo.

Il rapporto mette in evidenza le condizioni di instabilità in alcuni paesi come Bahrain, Bielorussia, Bosnia, Burkina Faso, Libia, Irlanda del nord, (Nord) Sudan, (Sud) Sudan, Siria, Tailandia e Uganda. L'escalation di violenze che, pur in contesti diversi, si è sviluppata in questi paesi ha determinato nelle ultime settimane un deterioramento del contesto generale.

Particolarmente grave la situazione in Siria, dove sembra che circa un centinaio di persone che protestavano contro il governo siano state uccise il 22 aprile, il giorno più cruento dall'inizio delle proteste. Il CrisisWatch allerta sul rischio di un conflitto di ampia scala.

In Yemen l'accordo firmato dal governo e dall'opposizione per fare uscire il paese dalla crisi sembra aprire un'opportunità per la risoluzione del conflitto. Tuttavia, la presenza di esponenti da entrambe le parti e di gruppi di giovani che rifiutano il piano prefigurato dall'accordo fomentano il rischio di una guerra civile.

In Libia la fine dei bombardamenti rimane incerta. Le incursioni della NATO sulle forze governative e le loro installazioni hanno causato l'uccisione del figlio più giovane del Colonnello Gheddafi. Le richieste di quest'ultimo di un cessate il fuoco e di un negoziato non sono state ritenute credibili, dato che le forze libiche continuano a bombardare i ribelli e i centri urbani.

 

 

 

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