conflitto israelo-palestinese

UNESCO: misure radicali a seguito della decisione USA di sospendere i contributi in risposta all'ammissione della Palestina

Foto dei lavori di una sessione della Conferenza Generale dell'UNESCO, Parigi.
© UNESCO

Intervenendo alla 36° Conferenza Generale, la Direttrice generale dell'UNESCO Irina Bokova, ha affrontato la difficile situazione budgetaria dopo la decisione da parte degli Stati Uniti di bloccare i contributi finanziari a seguito della recente ammissione della Palestina come membro a pieno titolo.

Nel suo discorso, la Direttrice generale dell'UNESCO ha sottolineato che la situazione attuale richiede di far fronte, in brevissimo tempo, ad un deficit di 65 milioni di dollari, che corrisponde alla somma annuale che gli Stati Uniti avrebbero dovuto versare all'organizzazione alla fine dell'anno.

Rivolgendosi alla Conferenza Generale, la Direttrice ha sottolineato la difficoltà della situazione definendola una prova di coraggio, di volontà politica e di sangue freddo e ha proposto una serie di misure radicali da applicare rapidamente, anche in considerazione dei problemi budgetari relativi al prossimo biennio.

Una somma pari a 35 milioni di dollari sarà ricavata dalla sospensione temporanea delle attività e da misure volte alla revisione dei programmi in tutti i settori, compresi i contratti lavorativi, i costi di viaggio e comunicazione del personale, le pubblicazioni e le riunioni. A questa somma sarà aggiunta l'integrità dei fondi a rotazione, pari a 30 milioni di dollari e corrispondenti al 4,5% del budget dell'Agenzia.

In relazione alle difficoltà budgetarie che l'UNESCO si troverà a fronteggiare nei prossimi mesi, la Direttrice ha proposto l'implementazione di ulteriori drastiche misure, in particolare: di posticipare il pagamento dell'attuale sistema di incentivi agli stati membri alla 37° sessione della Conferenza generale; di assicurare un aumento temporaneo dei fondi a rotazione per il biennio 2012-2013 fino al tetto del 10% del budget totale dell'Organizzazione grazie al contributo completamente volontario degli stati membri; di versare i contributi stimati all'inizio del 2012.

In quest'ambito sono stati lanciati un Fondo di emergenza Multi-Donatori per i programmi principali e le iniziative di riforma, aperto agli stati, ma anche a istituzioni pubbliche, fondazioni e individui e un nuovo strumento online per facilitare il contributo di persone e organizzazioni.

Il 31 ottobre 2011 l'UNESCO ha ammesso la Palestina come membro effettivo dell'UNESCO. La decisione ha ricevuto 107 voti favorevoli, 52 astensioni (tra cui l'Italia) e 14 voti contrari, tra cui Israele e Stati Uniti che hanno immediatamente annunciato la sospensione dei fondi alla Agenzia delle Nazioni Unite.

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