Nazioni Unite / ONU

UNICEF, UNHCR, OIM, Eurostat e OCSE: appello per colmare lacune nella raccolta dati sui minori migranti

Una donna tiene in braccio un bambino all'interno di un centro di accoglienza per vittime di stupro e violenze durante il genocidio in Rwanda.
© UN Photo

UNICEF, UNHCR, OIM, Eurostat e OCSE hanno pubblicato l’appello “Call to action: per proteggere i bambini migranti bisogna partire da dati migliori” nel quale si evidenziano importanti lacune nei dati raccolti su rifugiati, richiedenti asilo e migranti, in particolar modo riguardo la sicurezza dei bambini.

L’appello delle cinque agenzie specifica che la mancanza di queste importanti informazioni mina la possibilità di poter aiutare e supportare i minori che migrano. Ad esempio, viene evidenziato come siano state registrate informazioni solo sul 56% della popolazione di rifugiati rientranti nel mandato dell’UNHCR. Inoltre, nella maggior parte dei casi questi dati non sono stati scomposti per età.

L'UNICEF, l'UNHCR, l'OIM, l'Eurostat e l'OCSE invitano gli stati membri a colmare le lacune nei dati in vista dello sviluppo e l’adozione nel 2018 del Global compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare e del Global compact sui rifugiati. Gli stati membri sono invitati quindi a disaggregare i dati per età e sesso, raccogliere dati specifici sui bambini e coordinare meglio il lavoro di raccolta dati affrontando nello specifico le questioni chiave che riguardano i minori coinvolti in processi migratori.

Il Global compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare e il Global compact sui rifugiati sono due patti globali promossi dalle Nazioni Unite in seguito alla Dichiarazione di New York su rifugiati e i migranti che è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 19 settembre 2016 con lo scopo di garantire i criteri basilari per una migrazione internazionale disciplinata, sicura, regolare e responsabile.

Collegamenti

Strumenti internazionali

Parole chiave

migrazione minori / infanzia Nazioni Unite / ONU rifugiati

Percorsi

Società civile