Unione Europea: in corso il processo di revisione della Politica europea di vicinato (PEV)
La Commissione europea e l'Alta Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini hanno recentemente reso note le principali linee guida che orienteranno la revisione della Politica europea di vicinato (PEV). Questo process di revisione fa seguito ad ampie consultazioni con gli Stati membri, i paesi partner, le organizzazioni internazionali, le parti sociali, la società civile e il mondo accademico.
La presenza di sfide globali interne ed esterne ai confini europei (crisi economica, terrorismo, immigrazione, povertà, ambiente, corruzione, ecc.) ha fatto emergere la necessità, in seno all’UE, di modificare la PEV nella sostanza e nella metodologia attraverso l’adozione di un nuovo approccio, caratterizzato da una nuova scala di priorità e dall'introduzione di nuovi metodi di lavoro.
La PEV assumerà come priorità politica la stabilizzazione. L’instaurazione di un partenariato più forte con i Paesi vicini, orientali e meridionali, in grado di favorire una cooperazione più stretta sulla base di valori e interessi comuni, viene considerato di importanza strategica al fine di stabilizzare la regione, creare un ambiente sicuro, risolvere le numerose crisi in atto. Altri elementi fondamentali della nuova PEV sono la differenziazione delle relazioni con gli Stati partner e una maggiore responsabilità reciproca, attraverso un più intenso coinvolgimento attivo dei Paesi coinvolti.
La nuova PEV ha individuato alcuni settori chiave di intervento. Essa intende mobilitare gli sforzi nella regione per sostenere e promuovere uno sviluppo economico e sociale inclusivo (occupazione giovanile, coinvolgimento di società civile e parti sociali); l’intensificazione del lavoro con i Paesi partner nel settore della sicurezza (prevenzione dei conflitti, la lotta al terrorismo e alla radicalizzazione); la garanzia di una mobilità sicura e legale; la lotta alla migrazione irregolare, la tratta di esseri umani e il traffico di migranti; la sicurezza energetica e l'azione per il clima. Nei prossimi mesi, le proposte formulate saranno discusse con gli Stati membri e i Paesi partner, al fine di determinare insieme le nuove priorità e la forma delle future relazioni.
La PEV è stata lanciata nel 2004 per rafforzare la prosperità, la stabilità e la sicurezza tra l'Unione europea allargata e i suoi vicini. Essa è una politica bilaterale tra l'UE e ciascun Paese partner fondata sui valori della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e si applica a 16 dei paesi più vicini all'Unione (Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldova, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia e Ucraina).