Unione Europea: Strategia per migliorare la politica di comunicazione dell'UE

 

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Con la ComunicazioneCommunicate Europe in partnership” del 3 ottobre 2007, la Commissione europea ha presentato un nuovo piano per migliorare le strategie di comunicazione delle politiche dell’Unione nei confronti dei cittadini europei. Questa proposta mira a sviluppare un partenariato tra istituzioni comunitarie e governi nazionali, al fine di favorire una più ampia partecipazione democratica dei cittadini alla elaborazione delle politiche dell’Unione, ridimensionare la crescita dell’astensionismo in vista delle elezioni europee del 2009 e ri-guadagnare il consenso popolare a favore del “progetto europeo”.

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Elemento centrale della proposta è un accordo interistituzionale tra la Commissione (che rappresenta gli interessi dell’Unione), il Parlamento europeo (a nome dei cittadini) ed i singoli Stati membri per coordinare efficaci politiche di comunicazione a partire da temi individuati come prioritari: ad esempio i cambiamenti climatici, il “trattato di riforma” dell’Unione europea e la Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione.

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Le altre proposte comprendono:

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-        Sviluppare la rete degli “Spazi pubblici europei” negli uffici della Commissione e del Parlamento negli Stati membri.  Nei locali si protrebbero organizzare mostre, dibattiti e concerti;

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-        Identificare gli aspetti dell'istruzione scolastica nei quali un'azione comune a livello di UE può fungere da sostegno per gli Stati membri;

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-        Mettere a disposizione, nella Commissione, dei punti di contatto per la società civile affinchè l'accesso da parte delle ONG sia più facile e avvenga in condizioni di parità;

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-        Migliorare i sondaggi d'opinione;

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-        Disporre di una rete elettronica d'infomazione basata su internet-per migliorare la comunicazione fra rappresentanti politici europei e nazionali, giornalisti e altri “opinion maker”;

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-        Elaborare nel corso dei prossimi mesi una strategia audiovisiva basata su internet.

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Questo documento si inserisce in una più ampia strategia di comunicazione che è stata sviluppata a partire dal 2005, come risposta all’impasse istituzionale causato dall’esito dei referendum in Francia e nei Paesi Bassi sulla bozza di Trattato costituzionale europeo. Questa strategia si compone di altri due documenti fondamentali: il “Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito” del 2005 e il “Libro Bianco su una Politica di comunicazione europea” del febbraio 2006 ".

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Per ulteriori informazioni:

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Commissione Europea - Direttorato Generale per la Comunicazione http://ec.europa.eu/dgs/communication/index_en.htm