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Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL)

Autore: Andrea Cofelice

Il CNEL è un organo previsto all’art. 99 della Costituzione. Svolge essenzialmente una funzione consultiva, elaborando pareri su richiesta del Parlamento, del Governo e delle Regioni, nonché predisponendo, di propria iniziativa, testi di osservazioni e proposte sulla legislazione in itinere, rapporti, studi e documenti di approfondimento. Tra i testi di osservazione di più recente adozione si segnalano, in particolare: Il contributo alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile a Rio de Janeiro 2012 (2011); Agenda delle priorità per la transazione a uno sviluppo equo e sostenibile (2011); Il lavoro delle donne in Italia (2010); Aiuti pubblici allo sviluppo: condizioni di efficacia e proposte per migliorarla (2010).

La struttura del CNEL si articola in un’Assemblea, un Ufficio e un Comitato di Presidenza, diverse Commissioni specializzate (tra cui la Commissione per le politiche sociali e la Commissione per le politiche europee e internazionali) nonché numerosi comitati e organismi (tra cui si segnalano il Comitato per l’immigrazione; il Comitato per la rappresentatività sindacale nel settore del pubblico impiego; l’Osservatorio sull’economia sociale; l’Osservatorio socio-economico sulla criminalità; il Comitato di coordinamento della consulta per il Mezzogiorno; l’Organismo nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale di cittadini stranieri a livello locale).

Al fine di realizzare il proprio mandato, il CNEL ha istituito archivi e banche dati. Particolarmente importante per l’ambito diritti umani è la Banca dati sull’immigrazione, realizzata attraverso l'Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale dei cittadini stranieri (O.N.C.) e con la consulenza scientifica dell’Equipe del Dossier Statistico Immigrazione della Caritas/Migrantes (IDOS). Il database consente di accedere a tutti i dati disponibili a livello nazionale e regionale sull’immigrazione, provenienti dalle molteplici fonti istituzionali preposte alla rilevazione del fenomeno migratorio. I dati sono raccolti a partire dal marzo 2003 e sono organizzati in modo tale da riportare le differenze di genere, le articolazioni provinciali e i Paesi di origine, fornendo sia le informazioni pubblicate nei "Dossier Statistici Immigrazione" sia quelle non pubblicate ma in possesso dell'equipe del Dossier.

Aggiornato il

25/4/2013