Corte penale internazionale

Corte penale internazionale: introduzione, composizione e struttura

La sede della Corte Penale Internazionale ne L'Aia, Paesi Bassi.
© Vincent van Zeijst

La Corte penale internazionale è la prima giurisdizione internazionale permanente competente a giudicare individui responsabili dei più gravi crimini di rilevanza internazionale.

Lo Statuto della Corte penale internazionale, adottato al termine della Conferenza Diplomatica di Roma il 17 luglio 1998, è entrato in vigore il 1 luglio 2002 a seguito del deposito del 60esimo strumento di ratifica. Ad oggi sono parti dello Statuto 124 Paesi (in data 27 ottobre 2016 il Burundi ha notificato la sua intenzione di recedere dallo Statuto di Roma; il recesso è divenuto effettivo il 27 ottobre 2017. Inoltre, lo stato delle Filippine ha notificato la sua intenzione di recesso in data 17 marzo 2018; il recesso è divenuto effettivo il 17 marzo 2019. Ci sono state due recenti adesioni: Kiribati ha depositato lo strumento di adesione allo Statuto di Roma il 26 novembre 2019 e il parlamento armeno ha depositato lo strumento di ratifica dello Statuto di Roma il 14 novembre 2023. 

A differenza dei due Tribunali ad hoc, la Corte penale internazionale non è un organo delle Nazioni Unite. I suoi rapporti con l’Organizzazione onusiana sono disciplinati da un apposito accordo approvato dall'Assemblea degli Stati parte.

La Corte penale internazionale ha sede all’Aja ed è composta dai seguenti organi: la Presidenza, la Sezione d’appello, la Sezione di prima istanza, la Sezione preliminare, l’Ufficio del Procuratore e la Cancelleria.

L’Assemblea degli Stati parti, composta da un rappresentante per ciascuno Stato, ha funzioni relative all'amministrazione alla gestione degli aspetti finanziari. Essa ha inoltre il potere di eleggere il giudici, 18 individui scelti in base alle candidature presentati dagli Stati e dotati di alte qualità morali, di imparzialità ed integrità. Una volta eletti i giudici rimangono in carica per nove anni e non sono rieleggibili.

Il Presidente, i Vicepresidenti e il Cancellieri sono eletti dalla Corte stessa, mentre spetta sempre all’Assemblea degli Stati parti nominare il Procuratore generale e dei Procuratori aggiunti.

Il Procuratore esercita l’azione penale in piena autonomia, operando secondo i principi di indipendenza e imparzialità. Come i giudici, anche il Procuratore rimane in carica per nove anni senza la possibilità di essere rieletto. L’attuale Procuratore della Corte è Karim A. A. Khan KC, eletto il 12 febbraio 2021 in occasione della diciannovesima sessione dell'Assemblea degli Stati parte dello Statuto di Roma a New York.

La Cancelleria si occupa degli aspetti non giudiziari dell’amministrazione della giustizia e dei servizi della Corte, in particolare nelle aree della difesa, vittime e testimoni, outreach e detenzione. L’attuale Cancelliere della Corte, eletto dai giudici con un mandato di cinque anni rinnovabili, è Osvaldo Zavala Giler (eletto nell’aprile 2023). Zavala Giler è il primo ex membro del personale della CPI ad assumere questa funzione, nonché il primo cittadino di una nazione latinoamericana a farlo.

La Corte, inoltre, include anche un certo numero di uffici semi-autonomi quali l’Office of Public Counsel for Victims (OPCV) e l’Office of Public Counsel for Defence (OPCD).  L’istituzione del OPCV nel settembre 2005, in conformità con la norma 81 del Regolamento della Corte, è stato un passo efficace nel rafforzamento della rappresentanza legale delle vittime nei procedimenti dinanzi alla CPI. Questi uffici, di cui si occupa la Cancelleria per tutte le questioni amministrative, operano per ogni altro aspetto in maniera del tutto indipendente. L’Assemblea degli Stati parte ha, infine, istituito un fondo a favore delle vittime dei crimini e delle loro famiglie.

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