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Il settore "Scienze Naturali"

Foto di una pianta cresciutta nel deserto.
© UN Photo

Il Settore Scienze Naturali contribuisce alla mission dell’UNESCO nel percorso di costruzione della pace con gli obiettivi specifici di sradicare la povertà e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Il settore è molto vasto e si occupa di notevoli problematiche, come è possibile constatare anche dallo schema allegato.

Nell’ultima sessione ordinaria della Conferenza Generale UNESCO tenutasi a Parigi nel 2023,  viene sottolineata l’importanza di continuare il perseguimento degli Obiettivi Strategici di Sostenibilità, nel biennio 2024 - 2025, per garantire l’avanzamento della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e dell’ingegneria per affrontare le sfide ambientali e sociali.
Da sottolineare che l’azione dell’UNESCO è sempre di natura interdisciplinare, collegandosi, in modo particolare anche per quanto riguarda le scienze naturali, con il settore dell’educazione. 
Questo permette di affrontare strategie di sviluppo e di ricerca in un’ottica non ristretta ma globale, con particolare riferimento alle aree che necessitano di interventi specifici ma con la cura di farlo attraverso la promozione di attività di informazione e di coinvolgimento internazionale.
Infatti, nella Conferenza Generale viene esposta la necessità di mobilitare la comunità internazionale e rafforzare l’educazione nell’ambito STEM per sviluppare una soluzione integrata non solo per la protezione dell’ambiente, ma anche per mitigare gli effetti della povertà, della migrazione, delle pandemie globali e delle disuguaglianze sociali.

Per molte sue attività l’UNESCO collabora strettamente con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), dal quale riceve anche finanziamenti specifici in riferimento alle ricerche ingegneristiche, agrarie, idrologiche, oceanografiche e nucleari
Un’altra collaborazione di rilievo è con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), organismo catalizzatore delle ricerche e degli interventi sull’ambiente nato dopo la proclamazione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’ambiente umano del 1972, durante la Conferenza di Stoccolma.

Dagli anni ’80 il settore Scienze Naturali dell’UNESCO si caratterizza per l’impegno con cui persegue la ricerca ed il dibattito sull’ingegneria genetica. Nel 1993 nasce l’IBC (International Bioethics Program). Nel 1997 viene adottata la Dichiarazione Universale sul Genoma Umano e i Diritti Umani, ripresa l’anno successivo anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Da ricordare che dal 2005 al 2014 sono state proclamate: la Decade Internazionale d’azione "Acqua per la Vita" e la Decade per ”l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile” (DESS).

L’interconnessione dell’Agenda UNESCO con quella internazionale è chiara anche in seguito all’adozione degli Accordi di Parigi del 2015, il cui progetto di limitare le emissioni di CO₂ tramite l’implementazione di varie strategie internazionali, è considerato fondamentale per il coordinamento delle azioni dell’UNESCO riguardo il cambiamento climatico (39 C/46) .
In generale l’UNESCO, attraverso più di 30 Programmi nei campi della scienza, dell’educazione, della cultura e della comunicazione contribuisce a supportare gli Stati membri nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

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educazione scienza sviluppo umano

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