Inclusione e Giustizia Eco-Sociale

ISSN 3035-5265
ambiente

Le nottole giganti

Una straordinaria scoperta
Il bosco di Pradiziolo ora 39° biotopo del Friuli Venezia Giulia.
© Anne Mäenurm

A volte decidere di cambiare la solita strada per prenderne una nuova può dare inizio a una serie di scoperte inaspettate.

Ed è quello che è accaduto alla fotografa naturalista Anne Mäenurm durante le riprese fotografiche per il suo libro sui boschi planiziali del Friuli Venezia Giulia, dal titolo “Silva Lupanica”.

Uscire da un bosco di sera, quando ormai si è fatto buio, e scegliere di tralasciare il sentiero conosciuto per uno ignoto potrebbe sembrare irragionevole, ma grazie a questa decisione Anne ha potuto notare che da un albero uscivano tantissimi pipistrelli che prendevano il volo per la caccia notturna.

E non pipistrelli qualunque ma, che un occhio esperto ha saputo individuare, la Nottola gigante, nome scientifico Nyctalus lasiopterus.

Nytalys lasiopterus: nottola gigante di circa tre settimane
© Anne Mäenurm

Una specie inserita nella lista rossa degli animali in via di estinzione, che si sapeva in Italia solo di passaggio. Il ritrovamento di una colonia in Friuli Venezia Giulia, composta da centinaia di esemplari arrivati fin  qui per far nascere e crescere i piccoli, è stata una scoperta sensazionale a livello europeo e ha galvanizzato gli increduli studiosi. Ancora più stupefacente scoprire che la nottola gigante condivide i nidi con la nottola comune, Nyctalus noctula, un pipistrello comune in tutta Europa.

Nyctalis Noctula: giovane nottola comune di circa 45 giorni.
© Anne Mäenurm

La fotografa racconta che è stata proprio la particolarità del bosco a creare le condizioni ideali affinché la Nottola potesse trovare un nido adatto. Un bosco privato che il proprietario ha completamente trascurato per molti anni permettendo alla natura un’autogestione di cui è maestra. Vecchi alberi caduti a terra e di grandi dimensioni, un sottobosco rigoglioso e caotico, assenza totale dell’uomo, se escludiamo Anne che sa molto bene come entrare in un luogo così delicato senza arrecare danno e l’unica a poterlo fare, sono un luogo perfetto non solo per i pipistrelli ma anche per la flora e fauna che appartengono a questo ecosistema sempre più frammentato e fragile. Ed è stata lei a spiegare al proprietario l’importanza di mantenere il bosco integro  quando lui si accingeva a fare quello che noi chiamiamo "pulizia", mostrandogli la bellezza che gli apparteneva e che non sapeva di avere.

Grazie a questi preziosissimi chirotteri e per proteggerli, il bosco in questione è diventato, in accordo con il suo proprietario, il 39° Biotopo del Friuli Venezia Giulia, denominato “Bosco di Pradiziolo”.

La zona è quindi sottoposta a tutela e gli interventi dell’uomo si limitano alla ricerca scientifica. Anche le aree limitrofe, dedicate all’agricoltura, devono rispettare le nuove norme che indicano di coltivare senza uso di pesticidi o di sostanze chimiche migliorando di fatto l’ambiente non solo per i pipistrelli.

Grazie a questa scoperta Anne ha iniziato un’interessante collaborazione con il Dottore Danilo Russo dell’Università degli Studi di Napoli, uno dei maggiori esperti di questa specie. Ora, oltre alla documentazione fotografica, Anne si reca nel bosco ogni giorno, soprattutto in primavera, per raccogliere dati quali: la temperatura, l’umidità, gli spostamenti, registrare i vocalizzi e raccogliere il guano per le analisi genetiche. Tutti questi dati permettono per la prima volta in assoluto di effettuare uno studio approfondito sulle Nottole.

Anne Maenurm: la fotografa di origine estone ma da molti anni residente in Italia con in mano una piccola nottola ferita e portata al Pronto Soccorso Pipistrelli.
© Anne Maenurm

Alcuni elementi hanno evidenziato che la comparsa  dei pipistrelli riduce sensibilmente la presenza di insetti nocivi per l’agricoltura, dato che si trovano nel loro menù, consentendo un minor utilizzo di sostanze chimiche. Inoltre sono indicatori della buona salute della zona, essendo animali molto delicati, non sopportano luoghi malsani. 

Amano vivere in gruppo che può essere composto da 30 individui fino a qualche centinaio. Di notte possono percorrere fino a 130 chilometri per cacciare e quando le madri volano via per procurarsi il cibo altri si prendono cura dei piccoli fino al loro ritorno. Metà dei chirotteri censiti vive nel bosco durante tutto l’anno, l’altra metà emigra con l’arrivo dell’estate e al momento non è dato sapere dove vadano. Gli studi sono ancora in corso.

Purtroppo il riscaldamento globale causa sofferenza anche a questa specie. I pipistrelli boschivi nidificano nelle cavità degli alberi e finché i piccoli non sono in grado di volare aspettano le madri, per essere allattati, all'interno di esse. L’aumento della temperatura esterna e conseguentemente anche di quella interna alle cavità causano la morte di moltissimi cuccioli che ancora non sono in grado di mantenere in modo adeguato la temperatura corporea.

I pipistrelli, unici mammiferi volanti, sono ammantati di mistero e leggende. In alcune tradizioni africane proteggono dagli spiriti maligni, in Cina sono l’emblema della fortuna, nelle culture mesoamericane sono simbolo di fertilità. In Occidente invece portano sfortuna e sono la rappresentazione del diavolo e portatori di malvagità complice anche i romanzi sul Conte Dracula che hanno contribuito a diffondere falsi miti. Delle 1400 specie di chirotteri presenti sul pianeta solo tre si nutrono di sangue, ma di altri animali non di sangue umano, e si trovano tutte e tre in Centro e Sud America. E se per caso uno di questi piccoli animaletti volanti entrasse in casa la cosa più utile da fare è aprire la finestra per farlo uscire, senza agitarsi o urlare spaventando ancor di più l’animale, sicuramente non vi si attaccherà ai capelli. Un altro mito da sfatare.

In Italia i pipistrelli sono protetti da leggi nazionali e se ne trovate uno a terra o in difficoltà dovete raccoglierlo con la massima cautela e con i guanti, sono animali delicatissimi, riporlo in una scatola da scarpe dove prima avrete messo dello scottex per ammorbidire il fondo, chiudere la scatola e contattare il Pronto Soccorso Pipistrelli al numero d’emergenza 339 2262299. Dei volontari si prenderanno cura dell’animale.

I pipistrelli sono ecologicamente importanti per l’impollinazione, l’eliminazione degli insetti nocivi e per la dispersione dei semi. Tuttavia è una specie minacciata dalla perdita e frammentazione del suo habitat. Un fattore chiave per la sua sopravvivenza è la disponibilità dei siti di rifugio dove possono trovare protezione e un luogo sicuro per allevare in piccoli. Le isole forestali all’interno dei paesaggi agricoli, come nel caso del biotopo in questione, svolgono un ruolo decisivo e indispensabile per la conservazione di questa specie. Fortunatamente il ritrovamento della sua presenza nel bosco di Pradiziolo ha permesso di proteggere il sito prima che l’intervento dell’uomo potesse causare danni irreparabili.

La scoperta e il successivo lavoro, tuttora in corso, della fotografa Anne Mäenurm ha contribuito fortemente ad approfondire la conoscenza della Nottola e questo metterà le basi necessarie per attuare delle azioni che possano permettere la sua protezione. Il sogno di ogni fotografo naturalista innamorato della natura. 

Collegamenti

Parole chiave

ambiente foresta sostenibilità