PRIZE: Un intervento di prevenzione sul gioco d’azzardo in età adolescenziale – 2° Parte

Come affrontato nel precedente contributo, il diritto alla salute psicologica è un diritto umano fondamentale, che riguarda la prevenzione, la promozione e la cura del benessere psicologico, aspetto fondamentale soprattutto per le fasce più giovani. A questo scopo, è importante soffermarsi a riflettere e valorizzare su quelli che sono i progetti di prevenzione, come il programma PRIZE, promosso dalla Regione Toscana, al fine di contrastare il gioco d’azzardo nella fase adolescenziale.
Il target di PRIZE sono stati adolescenti frequentanti scuole secondarie di secondo grado, dalla classe prima alla quinta. Lo scopo generale del programma di prevenzione era la promozione della salute dei giovani in Toscana attraverso attività di monitoraggio e di prevenzione del gioco d’azzardo problematico, in un’ottica di prevenzione primaria ed universale, ovvero destinata a tutti/e gli/le adolescenti. Per tutti gli anni di realizzazione, il progetto ha previsto una fase preliminare di formazione degli operatori e delle operatrici (psicologi/he, psicoterapeuti/e, educatori/rici) che hanno implementato l’intervento nelle classi. Tali figure sono state reclutate attraverso gli enti aderenti al CEART in varie zone della regione.
Al termine della formazione, il progetto ha previsto una fase di rilevazione della diffusione del gioco d’azzardo tra gli studenti, attraverso la somministrazione di questionari online svolti in classe (pre-test). A seguito della fase di rilevazione, è stato implementato l’intervento nelle classi, incentrato su fattori di rischio e fattori di protezione relativamente all’area cognitiva ed affettiva. L’intervento ha previsto una serie di incontri in classe, con attività individuali e di gruppo, e basati sul metodo del cambiamento concettuale per favorire l’apprendimento (Posner et al., 1982). Al termine dell’intervento, il progetto ha previsto un post-test, con lo scopo di monitorare nel breve termine l’intervento, ovvero verificare un aumento dei fattori di protezione ed una riduzione dei fattori di rischio. A circa tre mesi dal termine dell’intervento, è stato rilevato il comportamento di gioco d’azzardo attraverso un follow-up, al fine di monitorarne una riduzione, e verificare l’assenza di eventuali effetti iatrogeni.
A seguito della prima edizione, in base ai commenti ed ai feedback fatti presenti dai partecipanti ed alle evoluzioni del gioco d’azzardo, specie nelle forme online, l’intervento ha subito modifiche da parte del gruppo di ricerca. In particolare, è stato aumentato lo spazio dedicato alla discussione e al confronto con gli/le studenti/esse; inoltre, le tematiche relative al gioco d’azzardo e a fattori di rischio e protezione ad esso correlati sono state arricchite con incontri dedicati al tema del gioco d’azzardo online e di altre dipendenze comportamentali. Per verificare il consolidamento degli argomenti trattati in classe, sono stati programmati dei videogiochi ad hoc al termine di ogni incontro. Sono stati inoltre effettuati incontri di restituzione dei risultati in forma aggregata, in cui venivano presentati sia i dati ottenuti a livello regionale che del singolo istituto. Nel corso delle edizioni, sono stati anche aggiunti incontri di restituzione individuale per gli studenti e le studentesse.
Parallelamente al lavoro a scuola, il progetto ha previsto varie altre attività: la sensibilizzazione dei genitori degli studenti e delle studentesse (sono stati informati e raggiunti tramite la ricezione del modulo per il consenso informato circa in 10.000), la rilevazione del loro comportamento di gioco d’azzardo (n=1367) e l’organizzazione di una formazione a loro dedicata tramite la partecipazione a cicli di incontri informativi (n=128); la formazione e la sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici appartenenti agli enti del Terzo settore ed ai servizi pubblici per le dipendenze (Ser.D.); la formazione dei docenti della scuola secondaria di II grado; la facilitazione, la creazione ed il consolidamento di un lavoro di sinergia tra enti del terzo settore, servizi pubblici territoriali, istituti scolastici e università; la sensibilizzazione della popolazione adolescenziale sul tema del gioco d’azzardo attraverso due concorsi artistici dal titolo “Vincere con la creatività e non con l’azzardo” (Figura 1). La diffusione dei risultati su larga scala sia in termini di comunicazione scientifica, ad esempio articoli su riviste internazionali impattate e su riviste nazionali, presentazioni a conferenze nazionali ed internazionali, lezioni nel contesto accademico universitario e post-universitario che di divulgazione alla popolazione generale (sito web (www.progettoprize.it), pagine social su Instagram (progetto.prize) e Facebook (Progetto PRIZE), giornate divulgative, interviste, pubblicazioni divulgative).

Figura 1. Procedura delle attività svolte all’interno del progetto PRIZE 2.
Complessivamente, hanno partecipato a PRIZE e PRIZE 2 8266 adolescenti frequentanti 531 classi di 134 istituti scolastici della Toscana (50% liceo, 29% tecnico, 21% professionale) di tutte le province (38% USL Centro, 31% ULS Nord Ovest, 31% USL Sud Est) della Toscana (Figura 2).
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Figura 2. Disposizione territoriale degli istituti partecipanti a PRIZE 1 (a) e PRIZE 2 (b)
In seguito all’intervento è stato rilevato un incremento dei fattori protettivi, ovvero le conoscenze corrette sul gioco d’azzardo, la capacità di ragionamento probabilistico e la comprensione del concetto di caso, ed un decremento dei fattori di rischio, cioè l’aspettativa economica positiva e le distorsioni cognitive sul gioco d’azzardo.
E’ inoltre emersa una riduzione della frequenza e della versatilità del gioco d’azzardo ed una riduzione del comportamento di gioco d’azzardo problematico. Relativamente ai docenti, quelli informati e raggiunti tramite la ricezione della lettera di presentazione e coinvolti presenziando alle attività in classe sono stati circa 1.500. Inoltre, 149 docenti di tutta la Toscana e rappresentativi delle varie tipologie di scuola (liceo, tecnico e professionale) hanno partecipato ai due cicli di formazione di sei incontri online della durata di 1.5 ora ciascuno. Sono stati formati 44 psicologi/he e educatori/trici professionali di tutti gli enti del CEART (Figura 3). A seguito della formazione, è emerso un incremento delle conoscenze corrette sul gioco d’azzardo, della capacità di ragionare correttamente in termini probabilistici, e dell’autoefficacia. Infine, sono stati organizzati due incontri di formazione di otto ore ai quali hanno partecipato 53 operatori/rici dei Ser.D della regione.

Figura 3. Operatori e operatrici afferenti al CEART durante una giornata di formazione
Per quanto riguarda l’impatto sulla comunità scolastica in generale, l’80% degli istituti coinvolti ha richiesto la restituzione sui risultati emersi dal programma anche focalizzando sugli studenti degli specifici istituti. Gli incontri erano rivolti all’intera popolazione studentesca, al personale scolastico e ai genitori. La partecipazione ai Concorsi “Vincere con la creatività e non con l'azzardo!” è stata aperta a tutti gli studenti e le studentesse frequentanti la scuola secondaria di secondo grado della regione. L’avviso è stato inviato a tutte le scuole secondarie di II grado della regione (n=161). Sono stati istituiti dei premi, consistenti in buoni da spendere in attività alternative al gioco d’azzardo. Le opere presentate sono state 90 e gli/le studenti/esse proponenti 150 (Figura 4).
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Figura 4. Opere vincitrici del premio assoluto della prima edizione (a) e della seconda edizione (b) del concorso artistico
All’evento conclusivo con premiazione ed esposizione delle opere vincitrici hanno partecipato circa 80 studenti/esse provenienti da diverse province, accompagnati da genitori e docenti (Figura 5). Hanno presieduto alla giornata la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana, Dr.ssa Maria Antonietta Gulino, ed il Prorettore al Trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale dell’Università degli Studi di Firenze, Prof. Marco Pierini. E’ stata infine organizzata una mostra itinerante delle opere vincitrici, svolta all’interno di luoghi frequentati da giovani ed in un istituto scolastico, in quattro province: Firenze, Lucca, Prato e Grosseto.

Figura 5. Mostra delle opere vincitrici del concorso artistico presso “il Fuligno” 16/12/2023
Nel complesso, quindi, si può ritenere il progetto PRIZE un contributo alla promozione della salute psicologica negli studenti e nelle studentesse di scuola secondaria di secondo grado considerando che la prevenzione comprende tutte quelle attività finalizzate a sensibilizzare, educare, informare ed anticipare atteggiamenti, comportamenti e condotte a rischio o da perseguire (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, CNOP, 2015). Da enfatizzare il fatto che il progetto sia derivato da una precedente sperimentazione condotta in ambito accademico e che tale intervento originale sia stato poi arricchito e consolidato da altre attività co-progettate con enti pubblici e del privato sociale. Un contributo notevole è stato dato dagli operatori e dalle operatrici reclutati per il progetto che, grazie alla propria pregressa professionalità, sono riusciti a valorizzare le attività in classe. Il lavoro di coaching, effettuato durante tutto il periodo di svolgimento delle attività, ha inoltre permesso di supportare e monitorare il loro lavoro, ed ha anche permesso di ottenere importanti feedback attraverso i quali le azioni rivolte agli/alle adolescenti sono state modificate e calibrate per renderle maggiormente coinvolgenti e adatte per questa fascia di età. Infine, è stata creata una rete tra scuola e servizi e tra ricerca e clinica in modo da integrare le diverse competenze e prospettive, ed incentivare la creazione di un collegamento (troppo spesso mancante) tra la scuola ed i servizi per quanto riguarda i casi di adolescenti che giocano d’azzardo in modo problematico. In conclusione, PRIZE 2 può essere considerata una buona pratica per la progettazione, realizzazione e verifica dell’efficacia di un intervento di prevenzione sul gioco d’azzardo nella popolazione adolescenziale.
Bibliografia
Posner, M. I. (1982). Cumulative development of attentional theory. American Psychologist, 37(2), 168. https://doi.org/10.1037/0003-066X.37.2.168