Unione Europea

Servizio europeo per l’azione esterna

Pianeta come simbolo dell'azione globale dell'UE
© European Union

Il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) assiste l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nella conduzione della Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e della Politica comune di sicurezza e difesa (PSDC) e nell’assicurare la coerenza dell’azione esterna dell’UE nella sua funzione sia di Presidente del Consiglio affari esteri sia di Vicepresidente della Commissione.

I principali partner del SEAE sono il Consiglio europeo, dove si riuniscono i capi di Stato e di governo di tutti gli Stati membri dell'UE, la Commissione europea, che è l'organo esecutivo dell'UE, e il Parlamento europeo, eletto direttamente dai cittadini dell'UE.

Lo SEAE ha altresì il compi­to di assistere il Presidente della Commissione, la Commissione e il Presidente del Consi­glio europeo nell’esercizio delle loro rispettive funzioni nel settore delle relazioni esterne. Esso presta supporto e cooperazione anche alle altre istituzioni e organi dell’Unione, in particolare al Parlamento europeo.

Il Servizio europeo per l’azione esterna è composto da funzionari dei servizi competenti del Segretariato generale del Consiglio e della Commissione e da personale distaccato dei servizi diplomatici degli Stati membri. Nel sistema internazionale l’Unione Europea è presente con una rete di 136 delegazioni le cui funzioni sono del tutto simili a quelle delle ambasciate.

La struttura dello SEAE, guidata dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, si articola in direzione generali. In seno alla DG Questioni globali e multilaterali opera l’Unità diritti umani e democrazia che si occupa di politiche e programmazione in materia di diritti umani, democrazia e osservazione elettorale. Presso lo SEAE inoltre è istituito il Focal Point dell’Unione Europea in materia di cooperazione UE-CPI.

Ogni anno lo SEAE pubblica il rapporto “I diritti umani e la democrazia nel mondo” che presenta in maniera comprensiva e analitica tutte le attività in materia di diritti umani promosse dall’UE nel corso del periodo considerato, sia nei suoi rapporti con i Paesi terzi sia nell’ambito della cooperazione con altre istanze multilaterali. Il rapporto riporta in dettaglio le azioni adottate dall’Unione relativamente a particolari temi ed in relazione a particolari aree geografiche/Paesi. Il lavoro dell'UE per promuovere e proteggere i diritti umani e la democrazia in tutto il mondo è guidato dal Piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024, che definisce cinque linee d'azione principali:

  • proteggere ed emancipare gli individui
  • costruire società resilienti, inclusive e democratiche
  • promuovere un sistema globale per i diritti umani e la democrazia
  • sfruttare le opportunità e affrontare le sfide delle nuove tecnologie e
  • garantire il raggiungimento degli obiettivi attraverso la collaborazione con i nostri partner.

Il 27 maggio, il Consiglio dell'UE ha confermato che le priorità del Piano d'azione dovrebbero continuare a guidare l'azione dell'UE in materia di diritti umani e democrazia nelle sue relazioni esterne, estendendo così l'attuale Piano d'azione fino al 2027, allineandolo al Quadro finanziario pluriennale 2021-2027. 

L'impegno dell'UE per l'universalità dei diritti umani guiderà l'azione dell'UE verso il Vertice del futuro delle Nazioni Unite che si terrà a settembre, un'occasione fondamentale per la comunità internazionale per riaffermare il sostegno incondizionato alla Carta delle Nazioni Unite e alla Dichiarazione universale dei diritti umani, promuovendo al contempo un sistema multilaterale forte, efficace, inclusivo e collegato in rete.

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