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Anche in questo caso, si tratta di un progetto europeo di
significativo rilievo scientifico e culturale.
Il Progetto è stato realizzato dal Centro
interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli
dell’Università di Padova (Italia) in partnership con l’Istituto Ludwig
Boltzmann per i diritti umani (BIM) di Vienna, (Austria), l’Associazione Diritti
Umani-Sviluppo Umano (ADUSU) di Padova (Italia) e la Fondazione “La Strada”
(Foundation against Trafficking in Women) di Varsavia (Polonia).
Il Progetto è stato finanziato dalla Commissione
Europea, Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza, (nel quadro del
Programma Daphne Il - Decisione No 803/2004/EC del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 21 Aprile 2004, di azione comunitaria (2004-2008) istituito per
prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e per
proteggere le vittime e i gruppi a rischio) e dalla Regione Veneto, Assessorato
alle Relazioni internazionali, ai diritti umani e ale pari opportunità.
Il Progetto coordinato da Paola Degani in collaborazione con Cinzia Clemente ha avuto come obiettivo quello di informare e di sensibilizzare gli insegnanti e gli studenti delle scuole secondarie superiori sul tema dei diritti umani e della tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale attraverso la produzione di un pacchetto educativo (Toolkit) composto di diversi materiali di tipo informativo e metodologico e intitolato Diritti umani e tratta di donne e giovani in Europa. Toolkit educativo per insegnanti e studenti.
Per la loro posizione geografica Italia, Polonia e
Austria risultano essere tra i paesi più esposti al transito di donne e giovani
coinvolti nel fenomeno della tratta a scopo di sfruttamento sessuale nel
contesto europeo. I tre paesi sono inoltre importanti aree di destinazione, e la
Polonia in particolare, è anche un paese di partenza delle vittime di traffico.
Nonostante le numerose iniziative intraprese in questi paesi a vari livelli, si
registra un gap significativo nelle produzione di materiali per la scuola
superiore utili ad affrontare nel contesto scolastico i molteplici aspetti che
sono rinvenibili nei processi di trafficking.
È da segnalare che in Italia le complesse emergenze
umane e sociali che la tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale
comporta hanno reso necessaria la formazione anzitutto per quei soggetti che a
diverso titolo entrano o possono entrare in contatto con le vittime di gravi
forme di sfruttamento, in modo particolare nel contesto della prostituzione
straniera.
Grazie al protagonismo della società civile e delle istituzioni da anni si registrano una varietà di interventi di tipo diverso realizzati con i finanziamenti pubblici, sia nell’ambito dell’assistenza e riabilitazione delle vittime come in quello della formazione. La Regione Veneto (assieme all’Unione Europea finanziatrice di questo Progetto), in questi anni, oltre ad aver sostenuto e partecipato a numerose iniziative di vario genere, sul tema ha prodotto anche interessanti pubblicazioni per monitorare e documentare il fenomeno a livello regionale.
Le attività di formazione realizzate in materia di
tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale hanno privilegiato il terreno
dell’aggiornamento professionale e della sensibilizzazione degli operatori di
polizia, del personale dei servizi sociali, della magistratura, del personale
sanitario, così come degli operatori di strada e di volontariato attivi nei
centri di assistenza o accoglienza per le donne, i giovani e i minori
abusati.
Alcuni di questi progetti e iniziative, hanno avuto
notevole rilevanza per il tipo di attività proposte e gli attori coinvolti o per
la loro risonanza dal punto di vista territoriale.
Sono stati realizzati anche progetti che hanno
prodotto materiali educativi di informazione e sensibilizzazione trasversali
rispetto a realtà e soggetti diversi.
Per quanto concerne la formazione sulla tratta in
ambito scolastico sono numerose le iniziative che in Italia si sono sviluppate
all’interno delle scuole secondarie superiori, grazie alla sensibilità degli
insegnanti e alla collaborazione offerta da esperti in materia, come operatori
sociali e di pubblica sicurezza e volontari.
Dall’indagine conoscitiva sui materiali pedagogici in
materia di tratta di donne e giovani a scopo di sfruttamento sessuale rivolti a
studenti e insegnanti delle scuole secondarie superiori, realizzata attraverso
un approfondito esame delle risorse on-line, si è constatato che nella
formazione scolastica questa problematica viene spesso presentata all’interno di
questioni di più ampio respiro inerenti i diritti umani, l’immigrazione, il
crimine organizzato, lo sviluppo ecc.
Per la complessità delle situazioni che concorrono a definire il fenomeno della tratta e per le implicazioni sotto il profilo diritti umani, si è ritenuto utile perciò intervenire con un Progetto che cercasse di rispondere all’esigenza degli insegnanti della scuola secondaria superiore di avere uno strumento che potesse guidarli in termini metodologici e di contenuti nell’affrontare con gli studenti questo delicato tema.
Il carattere transnazionale del Progetto presupponeva che i beneficiari primi fossero rappresentati dalle donne e dai giovani che sono realmente o potenzialmente vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Ciò in considerazione dell’effetto di prevenzione che ogni attività di sensibilizzazione può produrre. Lo sviluppo di attività educative nelle scuole a livello europeo, dovrebbe favorire lo sviluppo di un contesto sociale all’interno del quale le gravi violazioni dei diritti umani patite dalle vittime vengono comprese meglio, anche in un’ottica orientata all’azione dei giovani nel sociale. Per questo motivo beneficiari indiretti sono tutte le vittime di traffico, indipendentemente dalla natura dello sfruttamento, dall’età e dal genere della vittima.
Il pacchetto educativo realizzato si propone agli insegnanti come uno strumento utile ad acquisire le conoscenze di base per stimolare negli studenti una diversa consapevolezza sul tema della tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale. Il Progetto ha fornito anche un’opportunità per costruire un modello educativo nel sistema scolastico e per esplorare il fenomeno da una prospettiva diritti umani nel quadro di un approccio olistico ed integrato.
Il Toolkit è stato prodotto in formato cartaceo ed
elettronico in versione integrale in italiano, polacco e tedesco.
Parte dei materiali prodotti è disponibile anche in
lingua inglese nella sola versione elettronica. Le versioni elettroniche sono
scaricabili nei siti internet dei partner del Progetto.
Il Progetto è stato sviluppato in Austria, Italia e
Polonia attraverso una serie di attività quali:
Per quanto concerne l’utilizzo del Toolkit, i
materiali proposti presentano il fenomeno della tratta utilizzando il paradigma
diritti umani quale approccio fondamentale per favorire nei ragazzi lo sviluppo
di una sensibilità orientata al rispetto della persona e all’esercizio della
cittadinanza attiva.
Seppur utilizzabili anche separatamente, i singoli
componenti del pacchetto educativo sono realizzati in funzione di un uso
incrociato, trattandosi di strumenti di tipo diverso a carattere informativo,
pedagogico e di sensibilizzazione sul tema.
Il Toolkit si compone dei seguenti
materiali:
Manuale per insegnanti
Analizza, utilizzando l’approccio diritti umani, il
fenomeno della tratta di donne e di giovani in modo particolare a scopo di
sfruttamento sessuale nel contesto europeo facendo riferimento alle molteplici
implicazioni che il fenomeno comporta e al ruolo fondamentale che riveste oggi
l’Unione Europea nella lotta contro le nuove forme di sfruttamento.
Guida metodologica
Fornisce l’approccio metodologico e alcuni
suggerimenti utili riguardo le Attività didattiche ed i workshops da realizzare
con gli studenti durante le lezioni in tema di diritti umani e tratta di
persone. Permette di sviluppare sia attività di tipo individuale che di gruppo.
Panoramica sulla situazione nazionale
(Rapporto nazionale su Italia, Austria,
Polonia):
Analizza sinteticamente in chiave evolutiva le
caratteristiche della tratta a livello nazionale facendo riferimento ai
caratteri più importanti e significativi del fenomeno. Scopo di questo
componente è quello di fornire gli elementi per una conoscenza di base anche
alla luce delle politiche e della legislazione interna in materia. Il Rapporto
Nazionale tiene conto anche delle interviste condotte nei tre paesi con
testimoni privilegiati.
Codice internazionale
Contiene i principali strumenti normativi sui diritti
umani in materia di tratta di persone a livello internazionale e regionale
preceduti da una breve introduzione esplicativa. Il Codice propone sia norme di
carattere vincolante (convenzioni, trattati, protocolli...), sia documenti di
carattere raccomandatorio.
I diritti umani sono per tutti
É uno strumento orientato alla comunicazione, volto a
sensibilizzare i ragazzi sul legame diritti umani e tratta. Il Libretto intende
fornire spunti per il confronto e per la discussione.
Approfondimenti
Elenca alcune attività e progetti in materia di tratta
a scopo di sfruttamento sessuale sviluppati da ONG, enti locali, istituti o
centri di ricerca nei singoli paesi. Contiene una bibliografia e una lista di
siti web da consultare allo scopo di favorire eventuali approfondimenti da parte
dell’insegnante.
Testimoni privilegiati
Il Progetto è stato realizzato anche grazie alla
collaborazione dei seguenti testimoni privilegiati: Marco Calì, Questura di Padova,
Dirigente Squadra Mobile; Vittorio Rizzi, Questura di Milano, Dirigente Squadra Mobile; Roberto Della Rocca, Responsabile
sezione criminalità extracomunitaria e prostituzione, Squadra Mobile, Questura
di Venezia; Leonardo Boido, Dirigente sezione criminalità organizzata, Squadra Mobile,
Trieste; Nicola Maria Pace, Procuratore Generale della Direzione distrettuale antimafia
di Trieste; Guido Papalia,
Procuratore Generale della Repubblica di Verona; Mario
Giulio Schinaia, Procuratore aggiunto presso la
Procura di Verona; Beatrice Zanotti, Sostituto procuratore presso la Procura di Verona;
Giovanni Pietro Pascucci,
Sostituto procuratore presso la Procura di Verona; Paolo
Sacher, Sostituto procuratore presso la Procura di
Verona; Dario Curtarello, Procuratore aggiunto presso la Procura di Padova;
Marco Ferrero, Avvocato
Padova; Marco Bufo,
Coordinatore generale Associazione On the Road - Martin Sicuro (TE);
Mirta da Prà, Responsabile
Ufficio Comunicazione Gruppo Abele, Torino; Nicoletta
Robotti, Coordinatrice del Progetto “Prostituzione
e tratta” Gruppo Abele, Torino; Simona
Marchisella, Referente del Progetto “Sportello
Accoglienza” Gruppo Abele, Torino; Ornella Obert,
Referente dello sportello giuridico (sportello
INTI) Gruppo Abele, Torino; Maria Iammarino, Progetto Miriam Padova; Claudio
Donadel, Coordinatore Ufficio protezione sociale,
Servizio adulti, Assessorato alle politiche sociali e rapporti con il
volontariato, Comune di Venezia; Giancarlo
Perego, Responsabile immigrazione – tratta Caritas
italiana, Roma; Sara Ferrari, Caritas Padova; Carla
Corso, Comitato per i diritti civili delle
prostitute, Pordenone; Francesco Carchedi, Ricercatore Parsec Roma, Coordinatore scientifico
osservatorio immigrazione Regione Veneto; Andrea Di
Nicola, Transcrime, Università di Trento;
Pierpaolo Romani,
Consulente della Commissione parlamentare antimafia; Sonia Mazzon, Ufficio progetti e
prevenzione, Settore servizi sociali, Comune di Padova; Fulvia Oreggio, Assistente sociale,
Settore servizi sociali, Comune di Padova.
2/10/2009
Università degli Studi di Padova
Centro di Ateneo per i Diritti Umani
"Antonio Papisca"
Complesso Universitario
Via Beato Pellegrino, 28
35137 Padova
Tel 049 827 1813 / 1817
Posta elettronica
centro.dirittiumani@unipd.it
Posta certificata
centro.dirittiumani@pec.unipd.it
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