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4/7/2022
Un giovane migrante del Darfur aspetta di raggiungere l'Inghilterra da Calais, in Francia.
© UNICEF/Laurence Geai/Laurence Geai

La Relatrice Speciale sul traffico di persone, in particolare donne e bambini chiede al Regno Unito di fermare il trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda

La Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sul traffico di persone, in particolare donne e bambini, Siobhán Mullally ha chiesto al Regno Unito di fermare il piano di trasferimento di richiedenti asilo in Ruanda, in quanto sarebbe in violazione del diritto internazionale e potrebbe causare danni irreparabili alle persone in cerca di protezione internazionale.

Infatti, il trasferimento forzato di richiedenti asilo in Ruanda potrebbe essere in violazione del principio di non-refoulement e il diritto di chiedere asilo è uno dei principi cardine del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale dei rifugiati.

La Relatrice Speciale ha commentato: “trasferire i richiedenti asilo in Stati terzi non è una misura efficace per combattere il traffico di esseri umani, ma spinge persone già disperate in situazioni che li mettono ancora più a rischio. Al posto di ridurre il traffico di esseri umani, aumenta il rischio di sfruttamento”.

Inoltre, gli accordi di trasferimento potrebbero portare alla rilocazione in Ruanda di persone già vittime di traffico di essere umani, che potrebbero quindi nuovamnete cadere nella trappola del traffico di esseri umani, essendo così sottoposti a ulteriore vittimizzazione e trauma del trasferimento in uno stato terzo.

La Relatrice Speciale aveva già in passato sollevato dei dubbi sul  Nationality and Borders BIll (la Legge approvata dal Parlamento Inglese nel 2022 che istituisce il rapporto fra Regno Unito e Ruanda per il trasferimento dei richiedenti asilo) e sui potenziali risvolti negativi sul rispetto dei diritti umani delle vittime di traffico di persone, oltre che più in generale sulla tendenza, in aumento per tutti gli Stati, di criminalizzare le migrazioni.

Per questo, la Relatrice Speciale ha invitato gli Stati ad aumentare le possibilità di migrazione in un modo ordinato, sicuro, legale e senza discriminazioni, come ad esempio procedure per la riunificazione familiare, trasferimento in uno Stato terzo e visti umanitari, in modo da combattere il traffico di esseri umani. La RS Mullally ha ribadito l’importanza del rispetto del principio di non-refoulement, che stabilisce che nessuno dovrebbe essere costretto a tornare in una paese dove potrebbe essere sottoposto a danni irreparabili.

La Relatrice Speciale ha concluso dicendo che è importante fare in modo che non ci sia abuso della retorica del bisogno di combattere il traffico di esseri umani, utilizzandolo come pretesto per impedire l’esercizio del diritto a ricercare e godere di asilo dalle persecuzioni e il pieno rispetto del principio di non-refoulement.