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OSCE: Rapporto sulla condizione delle comunità Rom, Egiziane e Ashkali in Kosovo

Una donna Rom rivolge delle domande ai membri del Comitato delle Comunità dell'Assemblea Municipale di Podujeve/Podujevo durante un incontro pubblico organizzato dalla Missione OSCE in Kosovo, maggio 2007
© OSCE

La Missione OSCE in Kosovo ha pubblicato un rapporto sulla condizione delle comunità Rom, Egiziane e Ashkali, che sono tra le più svantaggiate comunità presenti in Kosovo.

Il rapporto analizza le attività realizzate dalle istituzioni centrali e locali per implementare il Piano di Azione 2009-2015 sull'integrazione delle comunità Rom, Egiziane e Ashkali, sulla base del regolare monitoraggio che la Missione OSCE svolge nel paese. L'analisi svolta se, da un parte, riconosce i modesti progressi fatti in materia di regolarizzazione degli insediamenti informali, di facilitazione dei rientri e di promozione e protezione delle diverse identità culturali, dall'altra, mette in evidenza le difficoltà che queste tre comunità continuano ad incontrare nella sfera pubblica, soprattutto nell'impiego, nell'educazione, nell'accesso ai registri civili e nella partecipazione alla vita pubblica.

Il rapporto indica i principali ostacoli alla piena realizzazione del Piano d'Azione, tra cui: l'insufficienza di risorse, la mancanza di impegno sostanziale da parte delle istituzioni rilevanti e la scarsa comunicazione tra le istituzioni a livello locale e centrale.

Nel sottolineare la necessità di trovare una soluzione per i membri delle tre comunità che sono stati forzatamente rimpatriati in Kosovo da diversi luoghi, l'OSCE propone una serie di raccomandazioni alle istituzioni su come affrontare i problemi identificati, includendo: un'adeguata allocazione delle risorse, un miglioramento della comunicazione interna e una maggiore attenzione per le aree problematiche.

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