A A+ A++
20/9/2012
Un carcerato della prigione di Nimba guarda fuori dalla finestra della cella, Liberia, 2008
© UN Photo/Christopher Herwig

Senato della Repubblica: approvato il disegno di legge per la ratifica del Protocollo opzionale alla Convenzione ONU contro la tortura (OPCAT)

Nel corso della seduta n. 795 del 18 settembre 2012 il Senato della Repubblica ha approvato in prima lettura il disegno di legge recante disposizioni per la ratifica e l’esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (OPCAT). Alla votazione hanno preso parte 242 senatori, di cui 221 favorevoli, nessun contrario e 21 astenuti.

Presentato in Senato in data 11 giugno 2012, il disegno di legge di iniziativa parlamentare (S. 3354) viene ora trasmesso alla Camera dei Deputati. “Con l'approvazione del provvedimento in esame, dando quindi attuazione al Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite, compiamo un passo importante perché decidiamo di partecipare a quel sistema di prevenzione della tortura da un lato e dei trattamenti inumani e degradanti dall'altro che la comunità internazionale ha deciso di mettere in atto”, ha affermato il Senatore Marcenaro, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato e firmatario del disegno di legge, nel corso della discussione in Aula.


L’OPCAT
, adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2002 ed entrato in vigore il 22 giugno del 2006, è stato firmato dall’Italia il 20 agosto 2003. Esso istituisce un sistema a “doppio pilastro” di ispezione e monitoraggio dei luoghi di detenzione volto a prevenire la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti: a livello internazionale, viene istituito un nuovo organismo, il Sottocomitato delle Nazioni Unite sulla prevenzione della tortura; a livello nazionale, gli Stati parte hanno l’obbligo di creare o designare, entro un anno dalla ratifica del Protocollo, appositi organismi indipendenti, i c.d. Meccanismi nazionali di prevenzione (NPMs).