21 marzo 2013: Giornata Internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale
Il 21 marzo si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1966 (Risoluzione A/RES/2142 (XXI)), per spronare la comunità internazionale ad aumentare gli sforzi per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La data del 21 marzo è stata scelta per commemorare la brutale uccisione di 69 persone durante una manifestazione pacifica contro l'apartheid, perpetrata dalla polizia a Sharpeville, in Sud Africa.
Quest’anno la giornata avrà come tema "Razzismo e Sport", che rimane una questione preoccupante in molte parti del mondo, al fine di aumentare la consapevolezza che lo sport può giocare un ruolo importante nella lotta contro il razzismo e le discriminazioni razziali.
Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite sullo sport per lo sviluppo e la pace, lo sport e i diritti umani condividono importanti valori e obiettivi, quali la non discriminazione e l'uguaglianza, principi espressi nella Carta Olimpica e fondamento dei diritti umani. La Carta Olimpica osserva che "l'obiettivo dell'Olimpismo è di mettere lo sport al servizio dello sviluppo armonioso dell'uomo, al fine di promuovere una società pacifica interessata alla salvaguardia della dignità umana." L'Ufficio delle Nazioni Unite sottolinea come le attività sportive ben progettate, che incorporino i migliori valori dello sport - autodisciplina, rispetto per l'avvesario, fair play e lavoro di squadra - possano contribuire a integrare i gruppi emarginati e a insegnare alle persone i valori necessari per prevenire e risolvere tensioni sociali e conflitti.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale dà il via alla Settimana per la solidarietà ai popoli che lottano contro il razzismo e la discriminzione razziale, istituita nel 1979 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.