21 marzo: Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale
Il 21 marzo si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1966 (Risoluzione A/RES/2142 (XXI)), per spronare la comunità internazionale ad aumentare gli sforzi per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La data del 21 marzo è stata scelta per commemorare la brutale uccisione di 69 persone durante una manifestazione pacifica contro l'apartheid, perpetrata dalla polizia a Sharpeville, in Sud Africa.
Quest'anno la Giornata avrà come tema "Razzismo e Conflitto", scelto per evidenziare il rapporto esistente tra il razzismo e i conflitti, spesso causati proprio da fenomeni di discriminazione razziale. In molte parti del mondo, come sottolineato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon nel messaggio rilasciato in occasione della Giornata, il razzismo, i pregiudizi e la xenofobia vengono utilizzati come strumenti per generare paura e odio, causando sofferenza a milioni di persone.
L'articolo 1 della Dichiarazone Universale dei Diritti Umani recita "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti". La Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale rappresenta un momento per ricordare alla comunità internazionale la nostra responsabilità collettiva di promuovere e proteggere questo ideale e come stimolo per l'assunzione a livello globale di nuove misure che eliminino definitivamente il razzismo, le discriminazioni e i pregiudizi.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale dà il via alla Settimana per la solidarietà ai popoli che lottano contro il razzismo e la discriminzione razziale, istituita nel 1979 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.