Appello delle organizzazioni che operano a favore dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia affichè il Governo non chiuda l’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia
Il Centro diritti umani dell'Università di Padova e la Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace sostengono e rilanciano il seguente appello per evitare la chiusura dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia:
SPENDING REVIEW, ABOLIZIONE DELL'OSSERVATORIO NAZIONALE INFANZIA
LE ORGANIZZAZIONI: IL GOVERNO RISPETTI LE RACCOMANDAZIONI DEL COMITATO ONU SUI DIRITTI DELL'INFANZIA
Le Associazioni e le Organizzazioni che operano in Italia a favore dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza esprimono forte preoccupazione per la decisione del governo di chiudere l'Osservatorio nazionale per l'infanzia.
Il Coordinamento è una delle misure generali che, in tutto il mondo, riveste un ruolo chiave nell'attuazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia. Nelle ultime raccomandazioni all'Italia del Comitato ONU sui diritti dell'infanzia il coordinamento tra le politiche realizzate dai diversi livelli di governo viene letto come elemento cruciale per l'attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, si propone quindi un rafforzamento dell'Osservatorio:
“(…) allo Stato parte è raccomandato di assicurare che l'Osservatorio Nazionale sia rafforzato e vengano garantite tutte le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per attuare politiche per l’infanzia globali, coerenti e coordinate a livello nazionale, regionale e comunale.”
All'Osservatorio nazionale infanzia, oltre ai rappresentanti dei diversi dicasteri con competenze in materia d'infanzia, partecipano a titolo gratuito esperti e rappresentati delle Associazioni e delle Organizzazioni che quotidianamente operano con e per i diritti dei bambini e degli adolescenti.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è l'eliminazione del Comitato interministeriale per i diritti umani, che svolge un importante ruolo di “interfaccia” con le istituzioni internazionali che si occupano di diritti umani, permettendo all'Italia di avere un chiaro punto di riferimento anche per le ONG impegnate su questi fronti.