Associazione 21 luglio: presentato in Senato il Rapporto Annuale 2017
L’Associazione 21 luglio ha presentato in Senato, alla presenza del neo direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) Luigi Manconi, il Rapporto Annuale 2017. Il rapporto, predisposto per il secondo anno, è un'importante raccolta dati su scala nazionale della grave situazione abitativa di rom e sinti in Italia: circa 26 mila in emergenza abitativa, problema per cui l’Italia è stata denominata in Europa “il Paese dei campi”.
Secondo quanto illustrato nel rapporto, sul territorio italiano ci sono 148 baraccopoli formali, distribuite in 87 comuni di 16 regioni, in cui vivono 16.400 abitanti. All’interno degli insediamenti informali sono stimate 9.600 presenze. Dei rom e sinti residenti nelle baraccopoli formali si stima che il 43% abbia la cittadinanza italiana; mentre circa 3000 rom originari dell’ex Jugoslavia sono a rischio apolidia. Nelle baraccopoli informali e nei micro insediamenti vivono nell’86% dei casi cittadini di origine rumena.
Oltre all’emergenza abitativa e alle precarie condizioni igienico-sanitarie, i rom continuano ad essere costantemente esposti a sgomberi forzati attuati in violazione delle procedure previste dai Comitati delle Nazioni Unite (come le linee guida presenti nel Commento generale n. 7 del Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti economici, sociali e culturali). Sono soprattutto i minori a pagarne le conseguenze con ripercussioni psico-fisiche e alti tassi di abbandono scolastico per cui l’Italia è al penultimo posto tra i Paesi dell’area OCSE.
Nel report viene denunciata la mancanza di orientamento strategico e coordinamento a livello nazionale e nelle Osservazioni adottate dal Comitato Diritti Umani delle Nazioni Unite (HRC) il 23 marzo 2017 viene manifestata la stessa preoccupazione per la continua discriminazione e segregazione abitativa di rom e sinti in Italia a discapito di una piena attuazione della Strategia nazionale d'inclusione dei rom, dei sinti e dei caminanti 2012-2020.
Anche l’antiziganismo è un problema persistente in Italia: nel 2017 l’Associazione 21 luglio ha registrato un totale di 182 episodi di discorsi d’odio nei confronti di rom e sinti, di cui 51 (il 28,1% del totale) sono stati classificati di una certa gravità.
L’Associazione 21 luglio, istituita a Roma il 6 aprile 2010, si occupa di dare sostegno a gruppi e individui in condizioni di segregazione e discriminazione, in particolare tutelando i minori, attraverso attività di empowerment, promuovendo i diritti umani, implementando attività di ricerca, monitoraggio e advocacy. L’Associazione è iscritta al Registro UNAR delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni.