Italia

Comitato europeo dei diritti sociali: aggiornamenti su alcuni reclami collettivi presentati contro l'Italia

Fotografia di un'insegna con la scritta "Conseil de l'Europe" con delle bandiere sovrastanti di alcuni degli stati membri.

Si riportano gli ultimi aggiornamenti in relazione ad alcuni reclami collettivi presentati contro l’Italia dinnanzi il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d'Europa, organismo di esperti deputato a monitorare la conformità della normativa e della pratica degli Stati parte con le norme della Carta sociale europea, dei suoi Protocolli e della Carta sociale europea (riveduta) del 1996.

Il 14 novembre 2014 l’Unione italiana del lavoro U.I.L Scuola - Sicilia ha depositato il ricorso n. 113/2014 riferito agli articoli 12 (diritto alla sicurezza sociale) e 25 (diritto dei lavoratori alla tutela dei loro crediti in caso d’insolvenza del datore di lavoro) letti in combinato con la clausola di non-discriminazione contenuta nella sezione E della Carta Sociale Europea riveduta nel 1996.
Specificamente, l’organizzazione sindacale ricorrente accusa l’Italia di violare le previsioni indicate della Carta Sociale per mezzo di un Regolamento sulla protezione sociale - Decreto Interministeriale N. 83473 del 1 Agosto 2014 - che, in Sicilia, esclude i lavoratori del settore formazione dal regime di Cassa Integrazione.

E' stato invece dichiarato ammissibile dal Comitato in data 2 dicembre 2014 il ricorso n. 102/2013 presentato dall’Associazione Nazionale Giudici di Pace in data 2 agosto 2013, anch'esso relativo ad una presunta violazione dell'art. 12 della Carta sociale europea. Nel caso di specie l’Associazione ritiene che la legge italiana non preveda alcuna protezione, in termini di sicurezza sociale e di welfare, per la categoria dei Giudici Onorari. 

 

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