Consiglio d’Europa: pubblicato il primo rapporto del Rappresentante Speciale in materia di migrazione e rifugiati
“Per affrontare con successo le sfide legate alla migrazione, deve esserci un approccio chiaro, di principio e collettivo da parte del Consiglio d’Europa che copra tutti i settori della gestione della migrazione". Lo afferma Tomáš Boček, Rappresentante Speciale in materia di migrazione e rifugiati del Segretario generale del Consiglio d'Europa (CdE), nel suo primo rapporto relativo alle attivià condotte dal 1 febbraio 2016 al 31 gennaio 2018.
Nel Rapporto, pubblicato il 26 febbraio 2018, si evidenzia il calo costante del numero complessivo di nuovi arrivi in Europa a causa dei controlli di frontiera più rigidi. Nonostante ciò, rifugiati e migranti continueranno ad arrivare in numero significativo nei prossimi anni. La sfida per gli stati membri sarà quella di assicurare che le misure che adottano per ridurre i flussi migratori e per gli rimpatri rispettino gli standard dei diritti umani. Un'ulteriore sfida consisterà nel mettere in atto politiche per promuovere l'inclusione di rifugiati e migranti aventi diritto di rimanere in Europa.
In base al Rapporto, il CdE ha il compito di sollecitare la solidarietà tra i suoi stati membri e sostenere il diritto di chiedere asilo. Ciò significa tolleranza zero verso i respingimenti alle frontiere. Inoltre gli stati membri devono mettere in atto percorsi legali verso l'Europa, per gestire meglio i flussi migratori e garantire il rispetto dei diritti umani lungo tutto il processo migratorio. A questo proposito, il Rapporto riporta come il 15 dicembre del 2015 Italia abbia avviato il progetto pilota corridoi umanitari, frutto di un Protocollo d'intesa tra la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese e il Governo italiano per concedere a persone in "condizioni di vulnerabilità" un ingresso legale sul territorio italiano.
Nel gennaio 2016, Tomáš Boček è stato nominato Rappresentante Speciale in materia di migrazione e rifugiati del Segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland. Il suo mandato è quello di raccogliere informazioni su come i diritti fondamentali dei migranti e dei rifugiati siano protetti sul campo negli Stati membri, e di sviluppare proposte di azione a livello nazionale ed europeo.
Tra sue le priorità vi è il miglioramento della situazione dell'elevato numero di bambini rifugiati e migranti attualmente in Europa. Nei suoi primi due anni in carica, il Rappresentante Speciale ha condotto sei missioni di inchiesta in nove Stati membri e ha pubblicato cinque rapporti nazionali. Ha anche pubblicato un rapporto tematico sui bambini e preparato un piano d'azione per la protezione dei bambini rifugiati e migranti, in cooperazione con altri organizzazioni.
Le priorità del Rappresentante Speciale per il 2018-2019 sono:
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protezione dei bambini e di altri migranti e rifugiati vulnerabili, in particolare l'attuazione del piano d'azione per la protezione dei bambini rifugiati e migranti
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attività di follow-up delle raccomandazioni contenute nelle sue relazioni di missione per migliorare la situazione nei paesi interessati
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cooperazione con altre organizzazioni internazionali per sviluppare ulteriori sinergie con loro e identificare le possibilità di progetti comuni.