Consiglio d'Europa

ECRI: pubblicato il rapporto annuale delle attività relativo all’anno 2014

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Con i conflitti in Medio Oriente, gli atti di violenza islamista e gli incidenti legati agli arrivi di migranti massicci e senza precedenti, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) del Consiglio d'europa indica nel suo rapporto, pubblicato il 9 luglio, che i notevoli aumenti di antisemitismo, islamofobia, discorso dell’odio online e discorso politico xenofobo sono le grandi tendenze del 2014.

Nel rapporto l’ECRI sottolinea anzitutto la necessità di dotare organismi nazionali specializzati per la lotta contro il razzismo e l'intolleranza di risorse finanziarie sufficienti. Dall'inizio della crisi finanziaria ed economica, i bilanci di molti organismi specializzati sono stati ridotti, proprio in un momento in cui, a causa di crescenti problemi sociali, dell’aumento generale di razzismo e intolleranza, il lavoro di organismi specializzati è più importante che mai.

L’ECRI, inoltre, invita gli Stati membri ad utilizzare gli strumenti del Consiglio d’Europa per contrastare ogni forma di razzismo e intolleranza, nonchè a ratificare il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla criminalità informatica del Consiglio d’Europa, relativo all’incriminazione degli atti di razzismo e xenofobia commessi sul Web e il Protocollo n. 12 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che vieta la discriminazione in generale.

L’Italia ha firmato il Protocollo n. 12 del 4 novembre 2000 (in vigore dal 1° aprile 2005) alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo che proibisce ogni forma di discriminazione e il Protocollo del 28 gennaio 2003 (in vigore sul piano internazionale del 1° marzo 2006) alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla cybercriminalità adottata il 23 novembre 2001 (in vigore dal 1° luglio 2004), ma non ha mai ratificato nessuno di questi.

Il testo integrale del rapporto è disponibile al link nel box sottostante.

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