Flash Mob a Padova di docenti e studenti in preparazione alla Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità
Martedì 5 ottobre a Padova, davanti a Palazzo Bo e Palazzo Moroni, si è tenuto il Flash Mob organizzato dal Centro Diritti Umani dell’Università di Padova e Comune in preparazione della Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità di domenica 10 ottobre 2021. All’evento hanno partecipato l’Assessora alla Pace e ai Diritti Umani del Comune di Padova – Francesca Benciolini – docenti del Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca" e della Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace, studenti e studentesse dell’Università di Padova, giovani del Servizio Civile Universale, insegnanti e studenti delle scuole superiori, rappresentanti del mondo dell'associazionismo.
L’Assessora Benciolini ha sottolineato come la pace si costruisca giorno per giorno, favorendo l’educazione nelle scuole, promuovendo il disarmo e una cittadinanza attiva. In linea con l’Articolo 3 dello Statuto del Comune di Padova, Benciolini ha aggiunto che l’amministrazione lavora perchè la pace si concretizzi a livello locale, nazionale e internazionale.
Lisa Clark, responsabile della Tavola della Pace, ha affermato di nuovo l’importanza della marcia PerugiAssisi sottolineandoi il fatto che ufficialmente quest’anno l’Università di Padova parteciperà alla marcia in maniera istituzionale, portando ben 150 studenti iscritti presso l’Ateneo. Lisa Clark ribadisce anche l’importanza dell’articolo numero 3 dello Statuto della città di Padova, che esprime la necessità di promuovere una cultura di pace per tutti i cittadini, che si propaghi da un livello internazionale fino ad uno più locale. Gli ideali che accompagnano questa cultura di pace sono quelli che sostengono il disarmo nucleare, la nonviolenza nella città, l’accoglienza di migranti, al fine di impedire che ci siano relazioni di violenza nella comunità. La marcia di quest’anno, in particolare, porterà alto il nome di Gino Strada. Alla marcia sarà presente la figlia Cecilia Strada, Mimmo Lucano e la moglie del diplomatico Luca Attanasio, rimasto ucciso il 22 febbraio 2021 durante la sua missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo.
Un altro importante intervento è stato proposto dalla dottoranda presso il Centro di Ateneo per i Diritti Umani, Sofia Sutera, che rimarca l’importanza di credere in una cultura di pace come diritto umano. Ha ricordato inoltre che la marcia quest’anno compie 60 anni ed è candidata a diventare patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. Sofia conclude ricordando il preziosissimo lavoro del prof. Antonio Papisca, che ha posto delle pietre miliari per riconoscere la pace come diritto di ogni persona.
Infine, è intervenuto il Professor Marco Mascia, del Centro Diritti Umani che ha ricordato la prima edizione della Marcia PerugiAssisi tenutasi nel 1961, anno della costruzione del muro di Berlino, della corsa alle armi nucleari e della nascita di Amnesty International. Quest’anno la Marcia PerugiAssisi è partita da Barbiana, in ricordo di Don Milani. Il suo famoso motto “I care” è quanto mai rilevante oggi, alla luce della pandemia che ha evidenziato la necessità di prendersi cura delle persone anziane e dei più deboli. Infatti, ha evidenziato Mascia, "non vi sono diritti senza responsabilità individuale e collettiva". L’Università, in linea con l’Articolo 1(2) del suo Statuto – [l’Università] promuove l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale – parteciperà dunque alla Marcia PerugiAssisi.