Unione Europea

Forum Europeo sulla Disabilità: risultati dell'Assemblea Generale di Atene

Foto di gruppo per il nuovo Esecutivo e per il Consiglio del Forum Europeo sulla Disabilità

Si è tenuta ad Atene l’Assemblea Generale dell’EDF, Forum Europeo sulla Disabilità che ha portato al rinnovo degli organi direttivi per il periodo 2022-2026 con l’inserimento nel Consiglio di tre membri italiani (Bosisio Fazzi, Griffo e Cirrincione) e a rilevanti risultati rispetto a temi di grande rilievo.

Oltre al consueto confronto riguardo alle azioni di monitoraggio sull’applicazione della CRPD da parte dell’UE e gli interventi degli esponenti delle Istituzioni Europee e del movimento associativo internazionale delle persone con disabilità, nella due giorni di Atene è stata innanzitutto approvata una risoluzione sulla pace (a breve la pubblicazione) e ampio spazio è stato ovviamente dedicato alla guerra in Ucraina e al lavoro svolto da EDF, supportato finanziariamente da CBM, e dalle altre organizzazioni aderenti al Forum, tra cui la FID (Forum Italiano sulla Disabilità). Sull’attuale situazione hanno riferito gli esponenti delle varie organizzazioni nazionali attivamente impegnate quali Lettonia, Slovacchia, Lituania, Romania e Croazia. In primo piano l’urgenza di intervenire a favore delle tante persone con disabilità istituzionalizzate, in particolar modo di quelle con disabilità intellettive come evidenziato da Inclusion Europe e  dalla Rete europea di (ex) utenti e sopravvissuti della psichiatria, la quale chiede di«sostenere il passaggio dall’istituto all’assistenza basata sulla comunità nel processo di ricostruzione in Ucraina».

Gordon Rattray, coordinatore del Programma EDF per l’Ucraina, ha esposto gli obiettivi primari per cui si sta lavorando:affrontare i bisogni immediati delle persone con disabilità (cibo e beni di prima necessità, fornire loro informazioni accessibili e tecnologie assistive, trasporti accessibili da e per i rifugi, verso le frontiere e i rifugi di transito”. In rilievo anche l'obiettivo di promuovere l’inclusione della disabilità all’interno della risposta umanitaria “da parte delle principali organizzazioni e dei dipartimenti governativi che forniscono aiuti ai rifugiati ucraini”, utilizzando ad esempio l’esperienza diretta delle persone con disabilità nell’offrire formazione sulla sicurezza e sulla raccolta dei dati.

Gli aggiornamenti sul lavoro svolto dal Forum nei diversi settori hanno evidenziato risultati ottenuti nella lotta alle violenza di genere, con riferimento alla petizione lanciata per porre fine alle sterilizzazioni forzate eall’adozione di una una dichiarazione sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità (ad aprire la strada a un terzo Manifesto su tale tema nel 2023), e nella riforma della Legge Elettorale dell’Unione Europea ad estendere il diritto di voto a tutte le persone con disabilità ”riconoscendo uguale capacità giuridica in tutti gli aspetti della vita”  secondo l’Art. 12 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

E’ stata inoltre analizzata criticamente la Strategia Europea per i Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030, mettendo in luce la necessità di potenziare l’azione europea e il fatto che  “i suoi obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso un'azione coordinata a livello sia nazionale che dell'UE, con un forte impegno degli Stati membri e delle autorità regionali e locali per realizzare le azioni proposte dalla Commissione”.

Il Forum ha deciso di ospitare un Parlamento Europeo delle Persone con Disabilità nella primavera del prossimo anno, sul tema “Costruire un futuro inclusivo per le persone con disabilità nell’Unione Europea”.

Altro rilevante risultato riguarda l’ambito Green: considerando lo sproporzionato impatto dei cambiamenti climatici sulle persone con disabilità, il Forum si è assunto l’impegno di realizzare approfonditi studi sull'argomento e l’adozione di una Green Policy, volta a creare un movimento per la disabilità più sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale.

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